(dall’ar. Maqdishū; somalo Ḥamar) Città della Somalia (2.081.624 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), capitale dello Stato e capoluogo della regione del Benadir, sulla costa dell’Oceano Indiano. Il clima risente della vicinanza dell’equatore per le sue caratteristiche termiche (temperatura media annua intorno a 27 °C, con modestissime escursioni), ma non per quelle pluviometriche, poiché le precipitazioni sono decisamente scarse.
M. registrò una notevole espansione demografica a partire dai primi anni del 20° sec., quando fu scelta dall’Italia come capoluogo della colonia somala, ma solo nel 1960 raggiunse i 100.000 abitanti. Da allora per alcuni decenni l’incremento della popolazione fu vertiginoso, soprattutto a causa della continua e cospicua immigrazione da zone rurali. Oggi la città, cresciuta a dismisura e disordinatamente, è molto carente di servizi e deve affrontare i problemi di una radicale riorganizzazione, resi più gravi dalle drammatiche vicende politiche del paese, che hanno provocato la distruzione di molti quartieri, la paralisi delle attività commerciali (il porto di M. sarebbe il maggiore della Somalia) ed economiche (industrie alimentari, tessili, chimiche, calzaturiere) e l’esodo di un numero imprecisato di abitanti.
M. fu forse un centro commerciale abitato in origine da gente bantu, in cui presto dovettero stabilirsi immigrati arabi: Arabi musulmani risultano in M. già intorno all’8° secolo. Nel 13° sec. la federazione di tribù arabe che abitava la città accettò la sovranità ereditaria di un sultano e M. ebbe un notevole sviluppo commerciale, diventando inoltre centro di diffusione della cultura arabo-musulmana nelle regioni meridionali dei Somali. Conquistata nel 16° sec. dai Portoghesi (nel 1499 fu bombardata da Vasco de Gama e nel 1507 da Tristão da Cunha), nel 18° sec. la città, che nel frattempo era andata perdendo la fisionomia etnica araba per la penetrazione somala, divenne la capitale dei beduini Darandolle (Abgal); nel 19° sec. passò prima in potere del sultano dell’Oman, poi (1871) sotto la sovranità dei sultani di Zanzibar. Nel 1872 fu da questi ceduta in affitto all’Italia, che nel 1905 ne acquistò la piena sovranità. Capoluogo della Somalia italiana nel periodo coloniale e in quello dell’amministrazione fiduciaria per conto dell’ONU (1950-60), M. è poi divenuta capitale della Somalia indipendente.
La parte più antica della città ospita la moschea di Abdul Aziz (1238), di stile persiano, quella di Fakhr al-Din (1269) e molti antichi edifici arabi. Le architetture dei quartieri limitrofi, risalenti al periodo coloniale italiano, sono state danneggiate dalla guerra civile, come pure i moderni edifici del governo (palazzo del Parlamento, università ecc.). Il palazzo del sultano di Zanzibar (fine 19° sec.), sebbene anch’esso danneggiato, è adibito a museo. Tra i pochi monumenti eretti a M. sopravvive l’Arco trionfale dedicato a Umberto I di Savoia, dell’inizio del 20° secolo.