È una forma di mercato caratterizzata dall’accentramento dell’offerta o della domanda nelle mani di un solo venditore o di un solo compratore (monopolio unilaterale) o di entrambi (monopolio bilaterale) e di conseguente chiusura del mercato stesso. Per questa sua caratteristica, le posizioni di monopolio sono oggetto di controllo antitrust.
Il monopolio può essere conseguenza di vari fattori: l’assoluta esclusività di una risorsa (per esempio, l’esistenza di un unico giacimento di una determinata materia prima); una situazione tecnica caratterizzata da una domanda limitata e dall’efficienza tecnica di un unico produttore (monopolio naturale, nel primo caso; monopolio tecnico, nel secondo); un processo di concentrazione industriale o da accordi tra imprese (monopolio artificiale); una previsione normativa o regolamentare (monopolio legale).
Il monopolista legale è gravato dall’obbligo di contrarre con chiunque richieda le prestazioni che formano oggetto dell’impresa, osservando la parità di trattamento (art. 2597 c.c.). In dottrina si dibatte se tale obbligo possa estendersi anche alle altre forme di monopolio, a tutela del contraente debole.
Concorrenza. Diritto commerciale