Centro della Francia settentrionale nel dipartimento delle Yvelines.
I signori di M. discesero da Guglielmo figlio di Amaury, conte di Hainaut, che acquistò il feudo nel 952 e lo dotò di un castello (996). Della signoria fecero poi parte Houdan, Épernon, Rochefort e la contea di Évreux (1118-1200). Accrebbero la potenza della casa il conte Simon III, che nella seconda metà del 12° sec. acquistò per matrimonio in Inghilterra la contea di Leicester, e i suoi figli Simon IV e Guy.
Simon IV (1150 ca. - Nîmes 1218) partecipò alla IV crociata, opponendosi alla sua deviazione contro Costantinopoli, per recarsi in Palestina, dove si coprì di gloria. Scatenatasi la lotta contro gli eretici albigesi (1209), si segnalò nell’occupazione di Carcassone e di Béziers, di cui tentò di farsi signore. Contro le popolazioni ribelli, appellatesi al papa (1210-11) e aiutate dai conti di Tolosa, Foix e Comminges e da Pietro II d’Aragona, riuscì vittorioso nella battaglia di Muret (1213) e occupò Tolosa. Il concilio Lateranense (1215) e il re di Francia gli riconobbero la conquista ma cadde sul campo cercando di sedare un’insurrezione.
Guy, signore di La Ferté-Alais, partecipò alla III e alla IV crociata in Palestina; combatté anch’egli contro gli Albigesi cercando di indurre il fratello alla clemenza. Avendone difeso le ragioni nel concilio Lateranense, ne ebbe in cambio la signoria del territorio fra i fiumi Agouth e Tarn, esclusa la città di Albi. Assisté il nipote Amalrico nel governo della contea di Tolosa, contro i tentativi di rivincita dello spodestato conte Raimondo. Morì combattendo contro il conte di Tolosa a Vareilles (1228).
Rinomanza, non solo nazionale ma europea, ebbero i figli di Simon IV. Il conte Amaury VI (1192 - Otranto 1242) nel 1226 cedette i diritti paterni sulla contea di Tolosa a Luigi VIII re di Francia, ma divenne gran connestabile del regno (1230) e dal 1239 al 1241 combatté valorosamente in Palestina.
Simon, conte di Leicester (1200 ca. - Evesham 1265), caduto in disgrazia alla Corte francese, si recò in Inghilterra (1230), dove ebbe riconfermata da Enrico III la contea di Leicester. Sposò Eleonora, sorella del re (1248), e partecipò a parecchie spedizioni militari. Entrato in urto con il re nel Parlamento di Oxford, capeggiò l’opposizione, insieme con il conte di Gloucester, poi organizzò la rivolta (1263 e 1264), divenendo l’arbitro della politica interna; perse però presto l’appoggio dei baroni per i suoi progetti di controllo parlamentare sul governo e per la rappresentanza concessa alle città nel Parlamento. Sconfitto e ucciso nella battaglia di Evesham contro le truppe regie, fu in seguito celebrato come eroe delle libertà inglesi. Il suo primogenito Richard morì con lui a Evesham (1265). Un altro figlio, Guy (m. 1288), accompagnò Carlo d’Angiò nella spedizione in Italia e ottenne in feudo la contea di Nola (1269). Vicario del re in Toscana, instaurò, specie a Siena, un regime di persecuzione contro i ghibellini. Con il fratello Amaury uccise in una chiesa di Viterbo (1271) il cugino Enrico di Cornovaglia, nipote del re d’Inghilterra, per vendicare la sconfitta di Evesham.
Con loro si esaurì il ramo principale dei Montfort. La contea passò a Roberto conte di Dreuz (1269); nel 1294 entrò a far parte per matrimonio del ducato di Bretagna, i cui destini seguì fino alla riunione alla corona di Francia. M. fu ancora appannaggio di Caterina de’ Medici (1562) e di François di Alençon (1574); Luigi XIV autorizzò Charles-Honoré d’Albert e i discendenti a portarne il titolo comitale.