(turco Novibazar o Yenipazar) Città della Serbia meridionale (54.604 ab. nel 2002).
Torre di vedetta (statio Assinoe) in epoca romana, dal 10° al 12° sec. fu fortezza bizantina di confine (Ras) e quindi capitale del despota serbo Stefano Nemanja. Presa dai Turchi, continuò a essere attivo centro di mercato, con il nome di N., assumendo anche importanza militare a opera del condottiero Ghāzī ’sā Beg Isaković, che se ne servì come base per le sue spedizioni verso l’Occidente. Lo sviluppo commerciale, notevole nel 16° sec., fu favorito dalla sua posizione di transito lungo la via naturale che unisce la Macedonia al Montenegro; la città decadde nel 18° sec. per le devastazioni subite nelle guerre tra Turchi e Serbi.
Sangiaccato di N. Antico distretto amministrativo turco, con capitale N., stabilito dal 15° secolo. Occupato dall’Austria-Ungheria (1878) e restituito all’Impero ottomano (1908), per la pace di Londra (1913), fu attribuito in parte alla Serbia, in parte al Montenegro e nel 1918 entrò a far parte della Iugoslavia. Con la federalizzazione di quest’ultima (1946) fu diviso fra le repubbliche di Serbia e Montenegro, delle quali ha seguito le sorti dopo la fine della federazione nel 1991.