(o oftalmite)
Denominazione generica di processi infiammatori dell’occhio, che coinvolgono specialmente la tunica vascolare. Le due forme più note sono l’o. metastatica, provocata da germi che giungono all’occhio da focolai posti in altre parti dell’organismo, e l’o. simpatica, dove l’infiammazione dell’uvea di un occhio fa seguito all’infiammazione dell’occhio controlaterale.
L’o. del neonato è un’infiammazione acuta della congiuntiva del neonato, da contagio gonococcico durante il passaggio attraverso i genitali materni. Si evita praticando alla nascita la ‘profilassi alla Credé’, prescritta dalla legge (istillazione di 1 goccia di nitrato d’argento all’1%), e si cura efficacemente con sulfamidici, penicillina e altri antibiotici.
Forma meno grave è rappresentata dalla oftalmoblenorrea da inclusi, il cui virus può albergare nei genitali materni. La forma gonococcica tende a dare lesioni corneali, quella virale provoca invece una ipertrofia corneale.
L’o. da neve è la congiuntivite cui sono esposti spesso gli alpinisti, provocata dai raggi solari riflessi dalla neve. È accompagnata da fotofobia.
In veterinaria, o. periodica, processo infiammatorio recidivante a carico dell’uvea dei cavalli, che può coinvolgere i mezzi diottrici, la retina e talvolta anche la sclerotica. La malattia si presenta con accessi della durata di 8-10 giorni, che si ripetono a intervalli disuguali e che nei casi gravi possono portare a cecità. Detta anche ireo-coroidite recidivante dei cavalli.
L’o. verminosa è una affezione parassitaria di cavalli, asini, bovini e cani, provocata da piccoli Nematodi Spiruridi del genere Thelazia che possono pervenire nelle vie lacrimali, nel sacco congiuntivale e anche, talvolta, all’interno della camera anteriore dell’occhio.