La porzione di un organo a forma di imbuto svasato (p. dell’orecchio; p. della salpinge).
Manto di velluto color porpora, foderato di ermellino, ricamato, bordato e fioccato d’oro, costituito dal colmo (detto anche cappello o cima), che è la sua parte superiore, e dalle cortine che ne fanno il mantello (fig. 1). Fa parte degli ornamenti esteriori (➔ ornamento) dello stemma; veniva accollato alle armi di imperatori, re e principi sovrani a conferma della loro autorità. Fu inventato nel 17° sec. da Filiberto Moreau e usato la prima volta nel 1680 dal re di Francia. L’origine si fa risalire ai baldacchini reali e ai tornei dove era usanza dei cavalieri depositare le proprie armi sotto tende o padiglioni.
Tenda da campo, sontuosa per forma, dimensioni e ricchezza di addobbi, panneggi e trofei di varie fogge, che un tempo si usava innalzare negli attendamenti militari e in quelli destinati a soste durante i viaggi, o in altre occasioni solenni, per servire di alloggio o di ritrovo a personaggi importanti (fig. 2).
Piccola costruzione, sorta di villa minore, situata nei parchi signorili specialmente a partire dal Seicento.
Edificio isolato in uno spazio libero e destinato a usi vari, come esposizione di merci e prodotti in mostre e fiere, sosta e ritrovo in parchi e giardini pubblici e privati, con forme architettoniche rispondenti alle funzioni di pubblicità e di ornamento cui è destinato.
tecnica Antenna a p. In radiotecnica, antenna filare, di forma vagamente piramidale, per onde lunghe, largamente usata nel passato, specialmente a bordo delle navi; in marina si chiama p. RT, cioè p. radiotelegrafico, l’insieme delle antenne filari, spesso convergenti in testa d’albero.