Nel mondo romano (dal 4° sec. in poi), contrapposto a cristiano, colui che si manteneva fedele alle credenze politeistiche e pratiche cultuali tradizionali. Il termine viene perlopiù connesso alla voce latina pagus («villaggio») in quanto, dopo l’avvento del cristianesimo e il suo trionfo politico con Costantino e Teodosio, gli abitanti delle campagne rimasero più a lungo estranei alla nuova religione, che aveva invece conquistato le città dell’Impero. Una diversa interpretazione si fonda sulla contrapposizione in un passo di Tertulliano fra i termini paganus e miles, in relazione al fatto che i primi cristiani si consideravano militi di Cristo e che paganus significava già nel latino classico «civile, borghese, non militare». Paganesimo La religione dei p., sia in senso stretto con riferimento alle religioni nazionali dei Greci e dei Romani, in opposizione al cristianesimo, sia in senso più lato per indicare qualsiasi religione diversa dalla ebraica e dalla cristiana, ivi compresa la musulmana. Nel campo degli studi di storia delle religioni il termine ha solo significato storico ed è usato solo nel suo preciso riferimento ai primi tempi del cristianesimo.