POLONIA (XXVII, p. 724)
Popolazione (p. 730). - Dal 1931 le maggiori città della Polonia, qui sotto elencate, segnano un aumento notevole, secondo una valutazione del 1937.
Come si osserva da questa tabella l'aumento è abbastanza forte in valore assoluto, per Varsavia, Łódź e sopratutto per Gdynia; per quest'ultimo centro la popolazione si è quasi quadruplicata. Ciò è soprattutto dovuto all'importanza che la città ha assunto quale porto. Il movimento della popolazione nel triennio 1934-36 presenta le stesse caratteristiche degli anni precedenti, espresse nei seguenti valori medî: nati vivi 26,2‰, morti 14,2‰, eccedenza delle nascite abbastanza forte 12,1‰. Sul movimento della popolazione il fenomeno migratorio nel 1935 non ha avuto alcun influsso perché di fronte a 53.800 emigrati si sono avuti 53.400 rimpatrî, mentre nel 1936 i valori sono stati rispettivamente 54.600 e 43.700; sul totale della popolazione l'eccedenza è tuttavia una percentuale del tutto trascurabile.
Dal punto di vista agricolo (p. 735) le condizioni dell'economia permangono quasi stazionarie; rimanendo quasi eguali le superficie dei terreni seminativi, frutteti e orti, prati, pascoli, foreste e incolti e improduttivi, si può osservare che per i varî prodotti agricoli nel biennio 1935-36 si ha un aumento di superficie coltivata per il frumento (1.748.000 ha.), per la segale (5.807.000 ha.), per l'avena (2.244.000 ha.) e per il lino; mentre si nota una diminuzione dei terreni coltivati a orzo (1.203.000 ha.) e a barbabietole (120.000 ha.). La produzione è in leggiero aumento per il frumento (20,7 milioni di q.), mentre è stazionaria o in diminuzione per gli altri prodotti.
L'allevamento (p. 737) è in continuo sviluppo, almeno per quanto interessa i bovini (9.760.000), gli ovini (2.803.000) e i suini (6.723.000), mentre permane quasi stazionario per gli equini; nel 1935, oltre ai dati citati, si avevano anche 355.000 caprini.
Il movimento commerciale con l'estero per il 1934 e 1935 presenta i seguenti valori (in milioni di złoty) rispettivamente: esportazioni: 975 e 925, importazioni 799 e 861. Nel 1934 si nota una leggiera ripresa per le prime, che poi cadono al minimo di quest'ultimo decennio, mentre per le importazioni dal minimo del 1934 si risale, nel 1935, a un valore quasi eguale a quello del 1932. I valori maggiori per le esportazioni sono dati sempre dal legname (155 milioni) e carbone (140 milioni), mentre per le importazioni predomina con un aumento il cotone (114 milioni) e le macchine (70 milioni), permanendo sempre forte l'importazione di lana (73 milioni). La posizione relativa dell'Italia rimane da questo punto di vista quasi la stessa, pur essendo stata superata dall'U.R.S.S., mentre il valore assoluto ę leggermente diminuito.
Marina mercantile (p. 743). - La marina mercantile è costituita di 45 navi per tonn. lorde 93.202: di cui 13 per tonn. 35.006 a motore. Le due più grandi navi polacche sono i transatlantici Pilsudski e Batory, costruiti nei cantieri di Monfalcone e addetti alla linea dell'America Settentrionale. La più importante compagnia polacca, la Gdynia-America, sta migliorando il proprio materiale. È stato di recente concretato un piano per la ricostruzione e l'aumento del naviglio.
Aviazione civile (p. 743). - Tutta la rete aerea della Polonia è attualmente gestita da un'unica società, la P. L. L. Lot, di proprietà dello stato e dei comuni autonomi. La rete aerea della Lot conta le seguenti linee per uno sviluppo complessivo di 5670 chilometri: linea Varsavia-Gdynia-Danzica (km. 333); linea Varsavia-Poznań-Berlino (km. 515); linea Varsavia-Katowice (km. 256); linea Varsavia-Cracovia (km. 243); linea Varsavia-Vilna-Riga-Tallinn-Helsinki (km. 1141); linea Varsavia-Leopoli-Cernauţi-Bucarest-Sofia-Salonicco-Atene-Lydda (km. 3188).
Forze armate. - Esercito (p. 746). - Dopo successive modificazioni, l'esercito polacco risulta oggi costituito di 30 divisioni di fanteria, delle quali 2 da montagna. Nessuna variante è stata portata alla costituzione interna della divisione di fanteria. La cavalleria è rimasta costituita su 1 divisione e 12 brigate autonome; alla divisione è stato aggiunto un plotone telegrafisti; ogni brigata autonoma è composta di 2 a 4 reggimenti di cavalleria, 1 gruppo di artiglieria a cavallo, 1 squadrone zappatori e 1 plotone telegrafisti.
Sono stati inoltre costituiti 6 battaglioni di carri armati e autoblindo e 1 battaglione chimico.
Marina militare (p. 747). - Nuove unità: Cacciatorpediniere: 2 (Błyskawica, Grom) costruiti in Inghilterra nel 1936, da 1975/2144 tonn. e 39/42 nodi, armati con 7/120 e 2 tubi di lancio trinati da 533.
Sommergibili: 2 in progetto (Semp, Orzeł), in costruzione nei cantieri olandesi, da 990 tonn. e 19/8 nodi, armati con 6 tubi di lancio e 1/100, capaci di portare 40 torpedini.
Posamine: 1 (Gryf) costruito nel 1936 in Francia, da 2250 tonn. e 20 nodi, armato con 6/120, armi antiaeree, capace di 300 torpedini.
Dragamine: 6 tipo Mewa, di cui due ancora in costruzione e gli altri 4 varati nel 1934-35, da 183 tonn. e 18 nodi, armati con 1/75 e attrezzati anche come posamine.
La forza bilanciata ascende a 6100 uomini.
Aviazione militare (p. 747). - La forza aerea comprende: 2 comandi di raggruppamenti aerei; 6 reggimenti d'aviazione su 3-4 gruppi con 2-3 squadriglie ciascuno; squadriglia autonoma di idroaviazione nonché due battaglioni aerostieri. Le unità sono raggruppate in: Aviazione dell'esercito: 59 squadriglie con 1200 velivoli (da bombardamento, da caccia, da ricognizione e da scuola); Aviazione marittima: 6 squadriglie con 60 velivoli (bombardamento, caccia e ricognizione); Aviazione fluviale: una squadriglia su 20 velivoli. Complessive 66 squadriglie, ma solo 46 costituiscono vere unità da impiego con forza di linea di circa 700 velivoli.
Finanze (p. 478). - Nonostante la severa revisione dei varî capitoli di entrate e di spese del bilancio, il deficit non è scomparso e per fronteggiarlo si è dovuto ricorrere ai prestiti e alle emissioni di monete (elevandone il limite legale), oltre che alle riserve del Tesoro e alle anticipazioni della Banca di Polonia. Dal 1934-35 è in corso però un notevole movimento di ascesa nell'attività economica in gran parte dovuto al crescente intervento dello stato e alle spese per il riarmo.
Il dipartimento autonomo della Slesia ha un bilancio separato che, dopo aver raggiunto i 170 milioni nel 1929-30, oscilla negli anni più recenti intorno agli 80.
A partire dal 1932 il debito pubblico estero si è ridotto per effetto sia dei rimborsi, sia del deprezzamento della sterlina e del dollaro; al 30 settembre 1937 ammontava a 2632 milioni e il debito interno (comprensivo dal 1933 di quello verso la Banca di Polonia e, dal 1934, di quello verso la Cassa di risparmio postale) alla stessa data era di 2130 milioni, di cui la maggior parte consolidato.
La convertibilità in oro (per un minimo di 20.000 złoty) ę stata mantenuta; nell'aprile 1936 si ę dovuto pern̄ introdurre il controllo dei cambî.
Al 31 dicembre 1937 i biglietti di banca in circolazione ammontavano a 1059 e la moneta divisionaria a 438 e le riserve in oro e divise estere rispettivamente a 435 e 36 milioni.
Storia (p. 749).
Dopo la morte di Piłsudski la politica estera polacca continua a seguire la via, segnata dal maresciallo, di una rigorosa indipendenza e autonomia. Essa conserva il suo spirito realistico, la contrarietމ ad ogni dottrinarismo, il suo fermo pacifismo. Nei rapporti con la Germania l'atto fondamentale della politica del ministro Beck resta la dichiarazione del 26 gennaio 1934, rinforzata dalle assicurazioni date da Hitler nel suo discorso del 21 maggio 1935, col quale rendeva omaggio alla memoria di Piłsudski, e dalla visita che il ministro polacco degli Esteri, Beck, fece a Berlino ai primi di luglio dello stesso anno.
Alla Societމ delle nazioni la Polonia conserva la sua adesione in linea generale, ma non nasconde lo scetticismo per cin̄ che riguarda la sicurezza collettiva e gl'impegni che dovrebbero garantirla; ad essi Beck preferisce la politica degli accordi bilaterali e degli avvicinamenti regionali. La Polonia ha aderito quindi, di mala voglia, alle sanzioni decretate da Ginevra contro l'Italia; e dopo la fine della guerra italo-etiopica, senza attendere le deliberazioni della Societމ delle nazioni, essa ha deciso, nell'esercizio del proprio diritto sovrano, l'abolizione immediata delle sanzioni (27 giugno 1936). Cosị pure, all'infuori dell'ingerenza della Societމ delle nazioni, sono stati per lo pił regolati i suoi non rari dissapori con la cittމ di Danzica.
Mentre le relazioni della Polonia con la Cecoslovacchia (punto principale di attrito: il trattamento delle minoranze polacche in Cecoslovacchia) e con la Russia (perdurare della propaganda comunista) sono rimaste, in questi ultimi anni, stazionarie, la Polonia si ę adoperata molto a stringere i vincoli con la Romania (visita di Beck in Romania nel 1937) e va ora prendendo un interesse sempre pił vivo alle sorti dei paesi baltici. Cin̄ le riesce pił facile, dopo che la sua antica vertenza con la Lituania, riacutizzatasi tra il 1936 e il 1938, ę giunta ad una composizione (19 marzo 1938), seguita immediatamente (31 marzo) dall'inizio di rapporti diplomatici.
Il 5 novembre 1937 la Germania e la Polonia, indipendentemente dai trattati internazionali sulla protezione delle minoranze, hanno concluso un accordo col quale le due parti s'impegnano al rispetto reciproco dei popoli tedesco e polacco: l'accordo assicura l'uso delle due lingue, il diritto di associazione delle rispettive minoranze, l'istituzione di scuole nelle due lingue e la tutela della vita religiosa.
Subito dopo la morte di Piłsudski, il generale Rydz-Śmigly è stato nominato ispettore generale dell'esercito (14 maggio 1935). Successivamente, sempre in conformità del testamento orale di Pilsudski, egli è stato proclamato "prima personalità dello stato dopo il presidente della repubblica" (15 luglio) e gli è stato solennemente conferito il grado di maresciallo (11 novembre). La visita che nel 1936 Rydz-Śmigly fece a Parigi - in restituzione della visita del gen. Gamelin a Varsavia - ha avuto, fra l'altro, come risultato, la concessione di un prestito della Francia alla Polonia: dimostrando così quanto la figura del nuovo maresciallo incida anche nel dominio politico.
Ottime sono le relazioni con l'Italia, come è dimostrato dalla visita del ministro Beek in Italia nella prima metà del marzo 1938.
Alla stabilità della politica estera non fa riscontro un'uguale stabilità nella politica interna. Il 10 luglio 1935, sciolto il quarto sejm si procedette per la prima volta alle elezioni secondo la nuova costituzione. L'affluenza alle urne fu piuttosto scarsa. Il gabinetto Sławek diede le dimissioni (12 ottobre) e il nuovo ministero, presieduto da Kościałkowski si presentn̄ al sejm con un programma di risanamento economico, di avvicinamento al popolo e col tentativo di trovare un terreno d'accordo con l'opposizione. A questo scopo Kościałkowski fece votare dal sejm e dal senato la legge sull'amnistia che pern̄, per quanto ampia, non fu estesa agli emigrati politici. La conformazione dei partiti si complicn̄ con lo scioglimento, deciso da V. Sławek, del Blocco governativo che aveva detenuto il potere nella legislatura precedente (30 ottobre 1935). Anche il gabinetto Kościałkowski dovette poco dopo (15 maggio 1936) ritirarsi. Gli succedette, chiamatovi dalla fiducia del presidente e del gen. Rydz-Śmigly, il generale Sławoj-Składkowski che conservn̄ pern̄ parecchi membri del gabinetto precedente. Governo di pacificazione, ma nello stesso tempo di forza, il ministero Slawoj-Składkowski si adopern̄ molto ad arginare gli scioperi e a calmare il fermento delle classi operaie. Non trascurn̄ le questioni economiche: a tutela dello złoty emann̄ (Commissione delle divise, 27 aprile 1936) rigorose disposizioni che limitano l'esportazione delle divise; e al principio del 1937, per opera del ministro Kwiatkowski, concepị il grandioso progetto della creazione di un nuovo bacino industriale, lontano dai confini, con il centro a Sandomierz. La spesa per questo progetto, la cui realizzazione metterމ la Polonia al riparo da eventuali sorprese di guerra, si aggirerމ intorno ai 3 miliardi di złoty.
Il 24 maggio 1936 il maresciallo Rydz-Śmigly affidò al colonnello Adamo Koc, comandante generale dell'Unione dei legionarî polacchi, il compito di preparare un concentramento di tutte le forze nazionali. Il 21 febbraio 1937 il Koc formulò i capisaldi per la formazione di un "Campo (Obóz) di unione nazionale": norma essenziale della vita interiore dei Polacchi è la costituzione del 1935; il secondo elemento positivo della vita statale è l'esercito; la Polonia resta fedele ai vincoli che la uniscono alla religione cattolica; essa rifiuta nettamente la dottrina comunista; intende procedere allo sviluppo e potenziamento delle città e assicurare una coesistenza civica tra i Polacchi e le minoranze nazionali. L'11 gennaio 1938 ha assunto la direzione del "Campo" il generale St. Skwarczyński, assistito da un consiglio di 80 membri, nel quale sono rappresentate tutte le classi sociali e i principali raggruppamenti professionali della Polonia.
L'elezione di V. Sławek a maresciallo del sejm, avvenuta il 22 giugno 1938, segna probabilmente il suo ritorno ad una politica pił attiva.