Trattazione o rappresentazione (attraverso scritti, disegni, fotografie, film, spettacoli, video ecc.) di soggetti o immagini ritenuti osceni, fatta con lo scopo di stimolare eroticamente il lettore o lo spettatore.
Se la letteratura e l’iconografia erotica sono presenti in molte culture e in ogni epoca, la p. è divenuta un fenomeno diffuso con l’avvento della società di massa. In una dimensione tribale o comunitaria, la raffigurazione di soggetti erotici o di atti sessuali assume prevalentemente un significato rituale e finalità meramente estetiche o descrittive; nella società di massa, il realismo e il simbolismo erotico vengono contaminati dalla trivialità e dall’insistenza compiaciuta su perversioni sessuali o su pratiche sado-masochistiche. Il voyeurismo (➔ scopofilia), comportamento antico quanto l’uomo (basterà ricordare l’episodio biblico di Susanna e i vecchioni), diviene fonte di considerevoli profitti per quanti operano in questo specifico settore.
Inizialmente diffusa soprattutto negli USA e in alcuni paesi europei (Danimarca, Svezia, Paesi Bassi), la p. è ormai un fenomeno di portata mondiale e diffusione capillare, anche per la facilità con cui è oggi possibile reperire materiale pornografico. In particolare l’offerta multimediale di varia sessualità via Internet pare porsi in alternativa all’esperienza dei rapporti umani diretti, rispondendo al carattere ‘intellettuale’ della sessualità contemporanea, caratterizzata da una sofisticata elaborazione immaginativa. Per la sua perfezione tecnica, l’erotismo multimediale, che può facilmente sfociare nel pornografico, diventa sempre più un voyeurismo trasgressivo, a uso del singolo, ma anche di coppia e di gruppo; in alcuni casi utilizzato in luogo della pratica sessuale, è un fenomeno di parasessualità ascrivibile a difettoso sviluppo della personalità, oppure può rappresentare un sostituto di sessualità turbata dalla paura di contagio di malattie veneree, soprattutto dell’AIDS. Tutto ciò solleva problemi diversi rispetto al passato anche recente: l’accresciuta facilità di fruizione e, soprattutto, la necessità di tutelare i minori pongono sempre più la p. al centro dell’attenzione di psicologi, sociologi e politici.