psicologia Precisa e ben delineata successione di atti che persone con nevrosi ossessiva debbono compulsivamente compiere, anche in modo ripetuto, per rimuovere l’insicurezza e l’ansia di fronte a determinate situazioni, o prima di intraprendere un’abituale attività (per es., prima di coricarsi, di avviare il lavoro ecc.). religione La struttura di un determinato rito (per es., messa, battesimo, matrimonio, esequie ecc.) considerato nel suo insieme e nella sua forma statica. Comprende sia le formule da pronunciare o cantare sia i gesti, i movimenti e i vari atteggiamenti da assumere secondo lo svolgimento del rito medesimo. Si contrappone alla celebrazione, in quanto questa indica l’‘azione’ rituale o svolgimento del rito medesimo con i vari ministri che compiono, ciascuno, la propria parte e con la partecipazione attiva dell’assemblea al rito stesso.
Il libro che contiene un determinato rito, in particolare il Rituale Romano, libro ufficiale della Chiesa latina, proprio del sacerdote. Quello in vigore è stato completamente riformato per disposizione del concilio Vaticano II (➔ liturgia). zoologia In etologia, comportamento costituito da una sequenza di elementi che assume un significato specifico nella comunicazione sociale, per es., il r. di pulizia che, fra i Mammiferi, è finalizzato a rinforzare i legami sociali.
La ritualizzazione è la modificazione di un comportamento per cui questo risulta costituito da una successione predeterminata di azioni tale da cambiare significato e assumere una funzione specifica di segnalazione nella comunicazione sociale, come, per es., il richiamo a sé dei pulcini effettuato dalla chioccia becchettando il suolo (traslazione della funzione di raccolta del cibo), o, nel combattimento tra lupi maschi, l’accettazione della gerarchia sociale tramite la presentazione della gola da parte del subordinato nei confronti del dominante.