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Radiolari

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Protozoi marini e planctonici. Nella classificazione dei Protozoi successiva ai lavori di revisione della metà degli anni 1980 i R. sono stati elevati al rango di classe di Attinopodi e suddivisi nelle sottoclassi Polycystinea e Phaeodarea. I Polycystinea sono una componente importante del plancton di superficie e sono caratterizzati da una capsula centrale, perforata e composta da placche poligonali, e da uno scheletro formato da uno o più gusci concentrici e dotati di spine; comprendono gli ordini Spumellarida e Nassellarida, distinti in base alla posizione dei pori nella capsula centrale. I Phaeodarea sono i R. più evoluti; possono raggiungere grandi dimensioni (2-3 cm) e posseggono una capsula centrale delimitata da due membrane interrotte a livello di tre aperture: una centrale, detta astropilo, e due laterali, dette parapili. L’astropilo funziona da citostoma. La maggior parte delle specie ha uno scheletro formato da spine silicee, ma alcune hanno scheletro di diversa struttura e altre ne sono completamente prive. In base all’origine e alla struttura dello scheletro, i Phaeodarea vengono suddivisi negli ordini Phaeocystida, Phaeospherida, Phaeocalpida, Phaeogromida, Phaeoconchida e Phaeodendrida.

La radiolarite è una roccia sedimentaria silicea, policroma, dura e compatta, costituita da selce organogena proveniente principalmente da scheletri di Radiolari. Le radiolariti si presentano sotto forma di noduli e lenti all’interno di rocce carbonatiche o sono stratificate (strati spessi mediamente 5-15 cm) in unità formazionali che possono raggiungere decine o centinaia di metri di spessore.

Vedi anche
plancton L’insieme degli organismi acquatici, animali e vegetali che vivono sospesi, a galla o in seno alle acque, in balia delle onde e delle correnti e senza alcun rapporto con il fondo. 1. Composizione Di composizione molto varia, il plancton presenta particolarità morfologiche e fisiologiche estremamente ... selce Roccia sedimentaria silicea, estremamente dura, compatta e molto tenace, a grana finissima, composta quasi esclusivamente di quarzo microcristallino e calcedonio. Può assumere diverse colorazioni (giallo chiaro, rosso-bruno, nero), presenta una frattura concoide e si rinviene normalmente, sotto forma ... silice Biossido di silicio, di formula SiO2. Allo stato libero o combinato è uno dei costituenti più abbondanti della crosta terrestre; può esistere in diverse forme cristalline, criptocristalline e amorfe. ● In natura esistono tre principali fasi cristalline, con varie modificazioni: il quarzo α, stabile fino ... Foraminiferi Ordine (secondo alcuni autori sottordine) di Protozoi Sarcodini Rizopodi. Organismi eterotrofi, abbondantemente rappresentati in tutte le comunità marine, dalla intertidale alla batiale, dalla bentonica alla planctonica. Sono dotati di un guscio, o nicchio, o scheletro, di solito concamerato, in genere ...
Categorie
  • BIOLOGIA MARINA in Biologia
  • SISTEMATICA E ZOONIMI in Zoologia
Tag
  • ROCCIA SEDIMENTARIA
  • PLANCTON
  • PROTOZOI
  • SELCE
Altri risultati per Radiolari
  • Radiolari
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    Radiolari [Der. del lat. scient. Radiolaria, che è dal lat. radiolus, dim. di radius "raggio"] [BFS] Ordine di Protozoi rizopodi che vivono nel mare, sino a circa 4600 m di profondità, provvisti di uno scheletro siliceo che dà luogo a grandi giacimenti fossili, caratteristici dei mari profondi.
Vocabolario
radiolarî
radiolari radiolarî s. m. pl. [lat. scient. Radiolaria, der. del lat. tardo radiŏlus, dim. di radius «raggio»]. – Ordine di protozoi rizopodi per la maggior parte planctonici, tutti marini, che vivono fino a 4600 m di profondità, solitarî...
radiolarite
radiolarite s. f. [der. del nome dei radiolarî]. – Roccia sedimentaria silicea, policroma, dura e compatta, costituita principalmente da scheletri di radiolarî: ne sono esempî il diaspro e le liditi, tutti di origine marina.
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