OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] al 1291 e alla committenza dell'abate Giovanni Bove. Opera di un maestro aggiornato sulla coeva produzione romana e in particolare sulla plastica diArnolfodiCambio, testimonia nella disposizione e nell'iconografia delle figure un programma ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] in La pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, Milano 1986, pp. 357-376; A.M. Romanini, Gli occhi di Isacco. Classicismo e curiosità scientifica tra ArnolfodiCambio e Giotto, AM, s. II, 1, 1987, 1-2, pp. 1-56; P. Williamson, Notes on the Wall ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] dai santi eponimi, secondo un uso ricorrente per es. nei monumenti funebri tardoduecenteschi, come quello di Guglielmo De Braye (m. nel 1282) diArnolfodiCambio nel S. Domenico a Orvieto. Tali immagini evocavano il giudizio particolare, in cui M ...
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Costantino e l’autorappresentazione del papato
Arte, architettura e cerimoniali romani
Alberto Cadili
Già entro il V secolo, mediante la redazione degli Actus Silvestri1, la biografia costantiniana [...] , in partic. 441-442, 454-456 e tavv. 2, 15; A.M. Romanini, Ipotesi ricostruttive per i monumenti sepolcrali diArnolfodiCambio, in Skulptur und Grabmal in Rom und Italien, Akten des Kongresses ‘Scultura e monumento sepolcrale del tardo medioevo a ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] impregnate le sue opere non contribuiscono a modificare radicalmente il suo stile. Al contrario presso ArnolfodiCambio, vero erede del pensiero di Nicola, la conoscenza dell'antico determina uno stile spoglio, molto espressivo. La recente scoperta ...
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COMMITTENZA
S. Bagci
La figura del committente, detto anche patrocinatore, ovvero promotore dell'esecuzione di un'opera d'arte, va distinta - là ove possibile - da quella del donatore, ossia dal finanziatore [...] quattro soprintendenti (operarii), dei quali due chierici e due laici; alle dipendenze dell'Opera fu posto ArnolfodiCambio: "Magister Arnolphus est capudmagister laborerii et operis ecclesiae Beate Reparate maioris ecclesie Florentine" (Santa Maria ...
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FRANCESCANI
A. Tomei
Denominazione comune dell'Ordine religioso dei Frati Minori che si connette a s. Francesco d'Assisi (1181/1182-1226).
Fonti e storia
Il gruppo, costituitosi attorno a s. Francesco [...] in quota più alta all'arco trionfale: si tratta di un gesto meramente scenico, di un artificio con cui ArnolfodiCambio (v.), l'architetto-scultore cui si lega il progetto di questa chiesa francescana, penetrò a pieno nell'estetica mendicante ...
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ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] in città dai nuovi Ordini; la crescita del potere delle grandi famiglie romane.Solo con l'arrivo diArnolfodiCambio (v.), chiamato alla corte di Carlo d'Angiò intorno agli anni settanta, nella scultura romana si verificò un vero e proprio passaggio ...
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RITRATTO
P.C. Claussen
T. Velmans
L. Travaini
Le aspettative collegate a un r. nel Medioevo sono di diversa natura. In ambito religioso, per es. come immagine del fondatore, oppure come effigie funebre, [...] . Ambiziosi monumenti venivano spesso eretti quando ancora il loro possessore era in vita, come testimonia la tomba di Bonifacio VIII diArnolfodiCambio, di cui tra i frammenti rimasti è compreso il r. del papa (Roma, S. Pietro in Vaticano, Grotte ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] artistiche che erano state attentamente considerate dallo stesso Giotto negli anni cruciali della sua formazione: da ArnolfodiCambio a Duccio di Buoninsegna, da Giovanni Pisano a Pietro Cavallini.
La possibile formazione nell’ambito della bottega ...
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arca
s. f. [lat. arca, dal tema di arcēre «contenere»]. – 1. a. Mobile, usato spec. nell’età antica e nel medioevo, a forma di cassa: di uso sacro, come quelle, talora preziose per materia e per lavoro, destinate a conservare le reliquie,...