giustizia, teorie della
Marco Boccaccio
Teorie che hanno per oggetto l’identificazione delle condizioni necessarie per l’esistenza di una società giusta. Possono essere ricondotte ad alcune grandi correnti [...] di pensiero: l’utilitarismo (➔), la teoria del contratto sociale (➔ contratto sociale, teoria del), il liberalismo ( ➔), la teoria marxista (➔ marxista, teoria), la dottrina sociale della Chiesa ( ➔).
Il ...
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BOCCIACCI (Boccaccio), Giovanni Andrea
Tiziano Ascari
Nacque a Reggio nell'Emilia in data imprecisata. Entrò nella carriera ecclesiastica e fu dottore in diritto canonico. Nel 1468 era a Roma al servizio [...] di un cardinale e beneficiava al tempo stesso della prepositura di S. Prospero di Reggio. Fu poi abbreviatore nella corte pontificia; ebbe anche l'incarico di sopraintendere alla riscossione delle decime ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] bruscamente quel fervore di vita e di studi sopravvenne nel 1340 la crisi dell'azienda dei Bardi e dei Peruzzi, che costrinse il Boccaccio a rientrare nella casa paterna; ma la miseria, che d'or innanzi non lo abbandonerà più, e le nuove cure che da ...
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Giovanni Boccaccio: Opere in versi - Corbaccio Trattatello in laude di Dante, Prose Latine, Epistole - Introduzione
Pier Giorgio Ricci
Il presente volume continua e completa quello delle opere del [...] di moralità non v'è più luogo per il volgare: solamente piegando al bisogno di farsi intendere da uo mini senza lettere il Boccaccio s'acconcerà d'ora in poi a scrivere qualche rara volta in italiano.
In una natura come la sua, fantastica e pregna d ...
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epitafi
Augusto Campana
Narra il Boccaccio nella Vita (prima redazione, ediz. Guerri, I 26-27; ediz. Ricci, 598-600; senza differenze di sostanza nelle redazioni compendiose, ediz. Guerri, I 82) che, [...] Bernardo e di Menghino siano stati composti già al tempo della morte di D., siano insomma di quelli che furono mostrati al Boccaccio. Ad essi si può accostare, sebbene per la sua estensione non potesse certamente essere un e., il carme in morte di D ...
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Romanzo allegorico-pastorale di G. Boccaccio, misto di prosa e di versi (19 canti in terza rima), composto fra il 1341 e il 1342. Noto anche col titolo di Ninfale d'Ameto o Commedia delle Ninfe fiorentine. ...
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burrato
Federigo Tollemache
. Spiega il Boccaccio: " ‛ burrati ' spesse volte si chiaman fra noi questi trarupi de' luoghi alpigini e salvatichi ": e in questo significato di " burrone " il termine [...] (derivato da ‛ borro ': vedi) ricorre in If XII 10, per indicare lo scoscendimento che divide il sesto dal settimo cerchio. Del pari, l'alto burrato di XVI 114 è il dirupo fra il settimo e l'ottavo cerchio, ...
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Poema allegorico in terzine di G. Boccaccio, composto probabilmente nel 1342.
Colto da un dolce sonno, il poeta è guidato da una donna bellissima a un castello nelle cui sale sono affrescati i trionfi [...] esorta alla virtù.
Il poema è da considerarsi un tentativo intellettualistico non riuscito, estraneo al temperamento artistico di Boccaccio, che si è rifatto alla letteratura didattica e, in particolare, all'esperienza dantesca: evidente è infatti l ...
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Personaggio letterario del Decameron di G. Boccaccio, protagonista della settima novella della prima giornata. Narra a Can Grande della Scala la novella su Primasso. ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....