cionco
Andrea Mariani
. Aggettivo che ricorre solo in If IX 18 In questo fondo de la trista conca / discende mai alcun del primo grado, / che sol per pena ha la speranza cionca? L'espressione speranza [...] varrà dunque " speranza priva delle gambe " (Fallani), ossia " senza fondamento ", " insussistente " (cfr. infatti If IV 41-42). Il Boccaccio spiega " moza e separata da sé ", precisando che si tratta di " vocabolo lombardo, il quale appo noi non ...
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Bibliofilo (Orvieto 1857 - Firenze 1933). Raccolse una ricca biblioteca di manoscritti, autografi e libri a stampa, che legò in parte alla Biblioteca comunale di Orvieto (libri a stampa e incunaboli) e [...] in parte alla Biblioteca nazionale di Firenze (500 manoscritti circa, nella maggioranza italiani, dei secc. 13º-16º, tra i quali codici di opere di Dante, Petrarca, Boccaccio, e oltre 5000 lettere di letterati italiani dei secc. 16º-19º). ...
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REVERENDO
Giuseppe De Luca
. Appellativo d'onore, oggi in uso soltanto per gli ecclesiastici, ma che risale ai primi secoli cristiani. Se nel latino aureo ed argenteo conservò un senso vago, già nel [...] (I, 55, 8) ne troviamo consacrato l'uso ufficiale: "reverendissimi episcopi". In italiano, c'è segni d'uso incerto sino al Boccaccio; (Dante, Paradiso, XIX, 102, chiama "reverendi" i Romani); ma poi fu riservato quasi esclusivamente per le persone ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] Tre Corone: la prima persona plurale del presente indicativo sempre in -iamo e «se semo e avemo» usarono Petrarca e Boccaccio, non sono però della lingua, ma straniere ancorché «già naturate»; lo stesso le terze persone plurali del passato remoto in ...
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brigata
Emilio Pasquini
. Sostantivo che ha il valore di " compagnia d'amici dedita a onesti svaghi ", " cerchia di persone unite da comuni gusti o interessi ": centro motore della società cavalleresco-cortese [...] al Novellino o a Folgore), così come - in altre direzioni - di quella borghese, comunale o mercantile (le ‛ brigate ' del Boccaccio o del Sacchetti, e poi di tutta la tradizione novellistica).
D. ce ne presenta due, ben caratterizzate storicamente e ...
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Critico e filologo italiano (Tivoli 1921 - Roma 1989). Indagatore di tutto il nostro patrimonio letterario, dal Duecento al Novecento, P. ha dedicato molta parte del suo impegno di studioso all'opera dantesca.Come [...] lavoro e d'impostazione, l'edizione della Divina Commedia, realizzata in base alla tradizione manoscritta anteriore a G. Boccaccio.
Vita
Prof. di letteratura italiana nelle univ. di Messina (dal 1955) e Roma (dal 1961), collaboratore dell'Istituto ...
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Medico e storico francese, nato, sembra, nel 1471 a St. Symphorien-sur-Coise, morto a Lione verso il 1540. Studiò a Parigi, probabilmente sotto Fausto Andrellini e a Montpellier; divenne celebre per la [...] della Nef des dames (1503), nella quale opera, mentre pare voglia imitare il De claris mulieribus del Boccaccio, riproduce i principî fondamentali della teoria neoplatonica dell'amore, accompagnati da esempî tolti dal Decamerone. Tenuto in ...
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Nicoletti, Marcantonio
Marcello Aurigemma
Letterato (Cividale del Friuli 1536 - ivi 1596); scrisse le Vite degli scrittori volgari illustri libri IV, conservate in un autografo esistente presso i conti [...] è stato copiato un manoscritto della biblioteca Comunale di Udine, parzialmente messo a stampa dal Solerti (in Vite di D., Petrarca e Boccaccio, a c. di A. Solerti, Milano 1904, 222-233).
La Vita di D. è relativamente ampia avendo il N. fatto sue ...
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branca
Vincenzo Laraia
Sostantivo (latino tardo branca); significa " zampa fornita di unghie adunche ". La voce ricorre nell'Inferno, tre volte in senso proprio e una in senso figurato.
In If XVII 13 [...] che due branche avea pilose insin l'ascelle, aveva cioè " piedi artigliati, come veggiamo che a' dragoni si dipingono " (Boccaccio); queste b. egli muove nella discesa dal settimo all'ottavo cerchio, raccogliendo l'aria, come fa il nuotatore con l ...
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congìo
Luigi Vanossi
Francesismo di Fiore CLXIV 5 Di leggerne, da me congìo tu n'hai, che riproduce " Je vous doing de lire congié ", Roman de la Rose 13506. Nel senso generico che ha qui di " autorizzazione [...] ", " permesso ", il termine sarà esclusivo del Fiore, mentre è largamente attestato (da M. Villani al Tristano Riccardiano, al Teseida del Boccaccio) in quello specifico di " autorizzazione a partire ", " congedo ". ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....