Il più antico legislatore ateniese, autore del primo codice scritto della città (forse 621 a. C.). Di esso rimanevano in età classica le leggi sui reati di sangue, la costituzione timocratica attribuita [...] intendimenti del legislatore soprattutto verso gli omicidî involontari. L'importanza del codice di D. è soprattutto nell'aver sottratto, fissando per iscritto le norme di dirittoconsuetudinario, l'interpretazione di esse all'arbitrio dei giudici. ...
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(gr. ᾿Αϑῆναι) Città (3.155.600 ab. nel 2018, considerando l’intera agglomerazione urbana, la Grande Atene, che include anche il Pireo); capitale della Grecia e capoluogo del nomo dell’Attica. È al centro [...] file gentilizie.
Lo sviluppo della città e delle sue istituzioni portò nel 7° sec. a.C. al superamento del dirittoconsuetudinario e alla codificazione di leggi scritte a opera di Dracone. Una prima evoluzione in senso democratico si ebbe con Solone ...
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Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile. [...] , dunque, paradossalmente, il numero di Berry è definibile con non più di 50 sillabe.
P. del risvegliatore Secondo il dirittoconsuetudinario, in un villaggio c’è il risvegliatore che sveglia tutti e solo gli abitanti che non si svegliano da sé. Si ...
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Lérida (catalano Lleida) Città della Spagna (131.731 ab. nel 2008), in Catalogna, capoluogo della provincia omonima. Mercato agricolo, con impianti di trasformazione per i prodotti della regione circostante [...] radunarono più volte le Cortes; nel 1300 con Giacomo II divenne sede della prima università del regno. Della sua importanza nel Medioevo sono documento significativo le Consuetudines Ilerdenses (1228), raccolta del dirittoconsuetudinario cittadino. ...
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Béarn Regione storica della Francia sudoccidentale, nel dipartimento dei Pirenei Atlantici.
Compresa all’epoca romana nell’Aquitania, dal 10° sec. fu viscontea ereditaria sotto la famiglia de Gabaret. [...] variare delle dinastie, gli abitanti seppero mantenere saldo il loro particolarismo, garantito dai fors (carte di dirittoconsuetudinario), e rafforzare i poteri della Corte di B., stati generali di ecclesiastici, nobili e rappresentanti dei comuni ...
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Fu l'ultimo re (1310-1370) della dinastia dei Piasti. Succeduto (1333) al padre Ladislao I Łokietek, diede salde fondamenta economiche, giuridiche e politiche allo stato polacco, stremato dalle guerre [...] fondò a Cracovia la prima università polacca (1364), mentre suoi giuristi, formatisi a Bologna e Padova, codificarono il dirittoconsuetudinario polacco nei cosiddetti statuti di C. il Grande. Costruì la cattedrale di Cracovia e il castello reale di ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] tribù rustiche (nei secoli crebbero fino a 35). Si ebbe poi la legislazione scritta, il passaggio dal dirittoconsuetudinario, tramandato oralmente e patrimonio dell’aristocrazia e del sacerdozio romano, alla codificazione delle leggi, cui provvide ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] soltanto sulla base di documenti non essenzialmente letterari. Infatti le antiche tradizioni del dirittoconsuetudinario, in parte non ancora influenzate dal diritto romano e canonico, trascritte da giuristi, spesso su iniziativa regia, in un corpus ...
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L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti [...] come crimini internazionali in base ai trattati in materia (cosiddetti treaty crimes), ma non per dirittoconsuetudinario (a differenza del nucleo consolidato di tali comportamenti illeciti: cosiddetti “core crimes”). Le prime manifestazioni ...
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UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
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Ernesto [...] di Ladislao venne presentata alla dieta la famosa opera di S. Verböczi, il Tripartitum, codice del dirittoconsuetudinario d'Ungheria, la cui autorità incontestata contribuì maggiormente a pietrificare il feudalismo ungherese fino al 1848. Nel ...
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consuetudinario
consuetudinàrio agg. [dal lat. tardo consuetudinarius]. – Che deriva dalla consuetudine, fondato sulla consuetudine, conforme ad essa: diritto c.; altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la complessione ma...
bio-diritto
(bio diritto), s. m. Complesso di norme legislative o consuetudinarie interessato dalle ricerche nel settore delle biotecnologie. ◆ L’invasione esistenziale della tecno economia costringe politica e diritto a prendere posizione....