Giornalista italiano (Vasto 1875 - Milano 1956); critico letterario e poi redattore capo del Corriere della sera; deputato al parlamento per la XXV legislatura, si ritirò dalla vita politica perché avverso [...] al fascismo. Caduto questo tornò come direttore al Corriere della sera (26 luglio - 8 settembre 1943), e quindi diresse (1945) La Libertà, quotidiano liberale di Milano. Curò la versione italiana, su designazione dello stesso poeta, di Le martyre de ...
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Giornalista (Ancona 1879 - Napoli 1954). Già redattore del Corriere della Sera e poi condirettore (1920) insieme col fratello Luigi (v.), fu con questo, nel 1925, allontanato dal giornale per atteggiamento [...] ostile al fascismo. Ha scritto, tra l'altro, una pregevole Vita di Luigi Albertini (1945). ...
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Uomo politico, nato il 16 novembre 1861 a Pinerolo, dove morì il 5 novembre 1930. Laureatosi in giurisprudenza a Torino, si dedicò al giornalismo e a trent'anni fu eletto deputato. Nel 1922 si ritirò dalla [...] potere, il F. riebbe (1921) il Ministero delle finanze, ma per pochí mesi. Dal 26 febbraio all'avvento del fascismo fu presidente del Consiglio dei ministri, salvo una crisi di pochi giorni. Appartatosi, assunse un contegno leale e consapevole verso ...
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Filosofo e storico italiano della filosofia (Roma 1904 - ivi 1986); prof. nelle univ. di Firenze (1931-34), Pisa (1934-1950), Roma (dal 1950); socio nazionale dei Lincei (1971). Fu avversario del fascismo [...] (nel 1942 patì il carcere), teorico e animatore del movimento liberal-socialista (Difesa del liberal-socialismo, 1945). Discepolo di Giovanni Gentile, ne visse l'interna crisi, approdando a una concezione ...
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. Le origini. - Si costituì durante la seconda Guerra mondiale, nel luglio 1942, per la confluenza di due organizzazioni politiche antifasciste, Giustizia e Libertà e il liberalsocialismo, più altri gruppi [...] Partito d'Azione è stato un grande animatore della resistenza italiana; ad esso si deve in buona parte se la liberazione dal fascismo non è stata opera esclusiva delle armi alleate, ma si è realizzata anche nelle forme d'un vasto moto popolare. Fatto ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] religiosa, III, L’età contemporanea, a cura di G. De Rosa, Roma-Bari 1995, p. 264.
54 P. Scoppola, La Chiesa di fronte al fascismo, in Dall’Italia giolittiana all’Italia repubblicana, a cura di A.A. Mola, Torino 1976, p. 150; Id., La Chiesa e il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il rapporto tra musica e politica ha avuto i suoi prodromi con il wagnerismo alla fine [...] un canzoniere fascista a cura di Asvero Granelli, che istituisce un trait d’union tra l’esperienza di trincea e il fascismo. Ma solo nei testi: poiché le musiche delle canzoni fasciste sono spesso prese in prestito da quelle degli anni precedenti (è ...
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MATURI, Walter
Roberto Pertici
– Nacque a Napoli il 15 nov. 1902 da Egidio, medico, e da Beatrice Lauria. La famiglia era originaria di Latronico, in provincia di Potenza, di cui il padre, durante il [...] passare degli anni, fra gli storici della sua generazione, fu forse quello che rimase sostanzialmente più distaccato, nell’intimo, dal fascismo.
Il M. conseguì una seconda laurea a Roma, in filosofia, il 2 luglio 1926, discutendo con G. Gentile una ...
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Giornalista (Milano 1893 - ivi 1953). Vicino agli ambienti del socialismo milanese e del sindacalismo rivoluzionario, dal 1910 fu redattore del Corriere della Sera. Interventista durante la prima guerra [...] mondiale, sostenne inizialmente il fascismo, staccandosene dopo il delitto Matteotti. Fu condirettore de Il Popolo (1924), sulle cui pagine svolse una vivace battaglia antifascista in seguito alla quale fu condannato al confino. Nel 1943 si avvicinò ...
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VITTORIO EMANUELE III (XXXV, p. 517)
Augusto Torre
III L'aver affidato il potere a Mussolini dietro la minaccia della rivoluzione, il non averlo congedato in seguito all'indignazione sollevata dal delitto [...] dei poteri a Mussolini e crearono quel sistema della "diarchia" che lasciava al re solo il primato nominale. In cambio, il fascismo dava alla monarchia sicure garanzie di ordine, di tranquillità interna, di pace sociale, e a V. E. venne attribuito il ...
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fascismo
s. m. [der. di fascio]. – Movimento politico italiano che trasse origine e nome dai Fasci di combattimento fondati nel 1919 da B. Mussolini e che, costituitosi in partito nel 1921, conquistò il potere nel 1922 con la marcia su Roma,...
fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....