Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] di ➔ Pietro Bembo, che appoggiava la lingua letteraria all’uso degli autori fiorentini del Trecento, soprattutto ➔ FrancescoPetrarca e ➔ Giovanni Boccaccio, spezza il filo che le lingue cortigiane mantenevano con la lingua parlata, e dunque ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] (sulla prima lessicografia italiana, cfr. Olivieri 1942 e 1943; Poggi Salani 1986). Liburnio fa riferimento a ➔ Dante, ➔ FrancescoPetrarca e ➔ Giovanni Boccaccio, i tre autori che in quanto «tre fontane» dell’eloquenza erano scaturigine di buona ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] ’astronomo Andalò del Negro: Quaglio 1967), i maestri di greco Barlaam calabro e Leonzio Pilato, ma soprattutto ➔ FrancescoPetrarca.
La ricostruzione del percorso linguistico e culturale di Boccaccio è sorretta dall’ampia disponibilità di autografi ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] definiscono il livello stilistico da conseguire mediante l’imitazione di modelli, identificati in primo luogo nella poesia di ➔ FrancescoPetrarca e nella prosa più elevata del Decameron di ➔ Giovanni Boccaccio (non in tutta l’opera, dunque), e solo ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] divinorum et quorundam naturalium (1280-1300); Gérard di Abbéville (cui appartenne il cod. Paris. B. Nat. lat. 16581); FrancescoPetrarca, nelle cui mani il Minio-Paluello lo ritiene capitato poco prima della morte (dato che nelle sue opere non lo ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] illustre inarrivabile, che si riassume in volgare nei nomi di ➔ Dante, ➔ FrancescoPetrarca e ➔ Giovanni Boccaccio e in latino nel movimento umanistico, fondato dallo stesso Petrarca, che ha rinnovato la cultura di tutta l’Europa. Il prestigio ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] Alberti, la normazione di una varietà di lingua d’area italiana (nella fattispecie, il fiorentino di ➔ Dante, ➔ FrancescoPetrarca e ➔ Giovanni Boccaccio) segue di circa tre secoli la sua utilizzazione scritta, avviata nel Duecento.
Per Dante le ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] dagli scrittori italiani dei secoli successivi, intenzionati a far proprio il modello offerto dalla lingua di ➔ Dante, ➔ FrancescoPetrarca e ➔ Giovanni Boccaccio, e declinò dall’uso italiano scritto solo a partire dal secondo Ottocento, in forza ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] , ecc.), e un commento essenziale di tipo stilistico-grammaticale al Canzoniere petrarchesco (Le Rime di FrancescoPetrarca con l’interpretazione di Giacomo Leopardi, 1826), modernissimo nell’impostazione linguistica indirizzata ad ‘attualizzare’ la ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] 2002: 201).
L’apprezzamento per la grande tradizione letteraria italiana risale in Europa al medioevo; ➔ Dante, ➔ FrancescoPetrarca e ➔ Giovanni Boccaccio, presto conosciuti e ammirati di là dalle Alpi, esercitarono un’influenza profonda e duratura ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...