L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] darne idea. Basti pensare ai romanzi ‘lombardoveneti’ di Ippolito Nievo o di Antonio Fogazzaro o a quelli siciliani di ➔ GiovanniVerga. Peraltro, le novità e le deviazioni dalla norma in questi testi non riguardano tanto il tasso di dialettalismo ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] Giacosa, Come le foglie)
(110) Neanche gli occhi per piangere gli lasciavano
[= Neanche gli occhi per piangere, gli lasciavano] (GiovanniVerga, Mastro don Gesualdo)
(111) E anche la sua venuta ho previsto, sa!
[= E anche la sua venuta, ho previsto ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] La divaricazione presente in molti esempi della narrativa ottocentesca tra componenti culte e popolari si ricompone nei capolavori di ➔ GiovanniVerga, I Malavoglia (1881) e la raccolta di novelle Vita dei campi (1881). La naturale adozione di tratti ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] appena al fatto che accanto ai nomi destinati alla maggiore celebrità (il classicheggiante Carducci, ➔ GiovanniVerga, Luigi Capuana, Federico De Roberto, ➔ Giovanni Pascoli, il primo ➔ D’Annunzio, il primo ➔ Pirandello, il primo ➔ Svevo, ecc.; tra ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] , Le avventure di Pinocchio)
b. (gli uomini della paranza) [s] […] cantavano [v] delle canzonette [o], ognuno per suo conto (GiovanniVerga, I Malavoglia)
(13) preposizioni
a. Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle (Francesco d’Assisi ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] Lupa, riannodando le trecce superbe, guardando fisso dinanzi ai suoi passi nelle stoppie calde, cogli occhi neri come il carbone (GiovanniVerga, La lupa, in Id., Opere, a cura di L. Russo, Milano - Napoli, Ricciardi, 1955, p. 126)
Nel passaggio tra ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] :
(6) Mangiava adagio adagio, colla persona curva e il capo chino. Aveva una massa di capelli morbidi e fini (GiovanniVerga, Mastro don Gesualdo, p. 68).
L’imperfetto abituale è usato per esprimere il ripetersi del processo espresso dal verbo in ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] le opere dei maggiori scrittori italiani, da ➔ Ludovico Ariosto a ➔ Baldassarre Castiglione, ad ➔ Alessandro Manzoni, a ➔ GiovanniVerga.
Una netta contrapposizione tra proverbio dotto e proverbio popolare è fittizia, dal momento che è praticamente ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] di «una lingua duttilmente impura» (Trifone 2000: 90) che potesse coerentemente esprimere le nuove esigenze del verismo narrativo guidò ➔ GiovanniVerga nella composizione dei suoi romanzi e delle sue novelle. Se negli assunti fondamentali il ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] loro strumento privilegiato, con funzioni però opposte, sono da un lato quella che va da ➔ Alessandro Manzoni a ➔ GiovanniVerga fino ai neorealisti e dall’altro quella espressionista. Il discorso indiretto libero dei veristi accoglie in genere una ...
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campanone
campanóne s. m. [accr. di campana1]. – 1. Campana grossa; in generale, la campana maggiore di ogni campanile: il c. del duomo; il suono grave del c. di San Giovanni (Verga). 2. Grosso mortaio con bocca a campana, che risale all’epoca...