Filosofo del diritto, nato a Modena l'8 febbraio 1883, morto ivi l'8 febbraio 1950. Professore universitario dal 1921, insegnò filosofia del diritto nelle università di Camerino, Perugia, Sassari, Cagliari, [...] in alcune ispirazioni vichiane gli strumenti ritenuti idonei a quella conciliazione, culminante nella tentata fondazione di un "idealismo storico". Nell'invito all'approfondimento dello "studio storico del diritto" trovava unità la varietà delle sue ...
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ULLMANN, Karl
Teologo protestante, nato in Epfenbach (Palatinato) nel 1796, morto nel 1865. Trascorse la sua vita nell'insegnamento universitario a Heidelberg (1826), Halle (1826) e di nuovo a Heidelberg [...] fioriti verso la metà del sec. XIX (Vermittlungs-Theologie) i quali vollero - auspice lo Schleiermacher - conciliare idealismo tedesco e cristianesimo biblico.
Opere: Gregorius von Nazianz, der Theologe (1825); J. Wessel, ein Vorgänger Luthers ...
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STEINMAR von Klingenau, Berthold
Bruno Vignola
Poeta lirico tedesco, indicato come cittadino svizzero in documenti della fine del sec. XIII, autore di una lunga serie di Minnelieder che si distinguono [...] dei soliti fiori primaverili, i piaceri materiali dell'autunno, costituisce un'allegra parodia dell'eccessivo idealismo del Frauendienst, e l'aperta derisione del Minnesang, delle cui svenevolezze convenzionali il pubblico cavalleresco cominciava ...
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Russell
Russell Bertrand (Trelleck, Galles, 1872 - Penrhyndeudraeth, Galles, 1970) matematico, logico e filosofo inglese. I suoi interessi si estendono dai fondamenti della matematica alla logica, dalla [...] nel 1895, entrò al Trinity College di Cambridge, dove studiò matematica e filosofia. Il suo pensiero subì dapprima l’influenza dell’idealismo di F.H. Bradley, di cui è testimonianza An essay on the foundations of geometry (Saggio sui fondamenti della ...
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Filosofo e poeta russo, nato nel 1804, morto nel 1860, uno dei maggiori rappresentanti di quella corrente slavofila che ebbe il suo momento culminante nel quinto e sesto decennio del sec. XIX. Alle tradizioni [...] egli partì nelle sue concezioni da una critica della filosofia hegeliana, appoggiandosi però alla tendenza religioso-mistica dell'idealismo critico facente capo a Schelling. Ma neppure Schelling lo soddisfece totalmente, e tanto meno la filosofia di ...
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WANG Shou-Jen
Giovanni Vacca
Filosofo cinese, nato nel 1472 in Yü-yao nel Che-kiang, morto nel 1528 in Nan-ngan nel Kwang-si. Egli ebbe anche l'appellativo Yang-ling; quindi è spesso citato come Wang [...] interiore per mezzo della conoscenza intuitiva (liang-chih, espressione tolta da Mencio) conduce alla scienza. Il suo idealismo, che ha qualche contatto col buddhismo, ha preparato i Cinesi e i Giapponesi alla comprensione della civiltà europea ...
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ENRIQUES, Giovanni
Alessandra Cimmino
Nacque a Bologna il 24 genn. 1905 da Federigo e Luisa Miranda Coen, terzogenito, dopo le sorelle Alma e Adriana.
Il padre - appartenente ad una famiglia ebraica [...] -1922), una figura centrale di quella cultura italiana di orientamento filosofico-scientifico rimasta, infine, in sottordine rispetto all'idealismo di Croce e di Gentile. La madre, che si definiva atea e libera pensatrice, era figlia di Achille Coen ...
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Psicologo e filosofo (Danzica 1863 - Cambridge, Massachusetts, 1916). Nel 1892 fu nominato prof. ordinario di psicologia e direttore del laboratorio di psicologia sperimentale nella Harvard University. [...] (1912); Grundzüge der Psychotechnik (1914); Psychology general and applied (1914). La sua opera più importante di filosofia è la Philosophie der Werte (1908), in cui tenta una sintesi della filosofia dei valori e dell'idealismo etico di J. G. Fichte. ...
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Termine filosofico usato per la prima volta al principio del 17° sec. da J. Lorhard (1606) e R. Goclenio (1613) e divulgato soprattutto da C. Wolff (1730) per designare la scienza dei caratteri universali [...] antecedente a tutte le distinzioni e opposizioni filosofiche (come, per es., quelle tra soggetto e oggetto, tra realismo e idealismo). Nell’essere va rilevata poi una fondamentale divisione, quella tra essere reale, che passa all’esistenza, ed essere ...
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Esegeta biblico (Oldesloe, Holstein, 1796 - Erlangen 1839); prof. di esegesi neotestamentaria a Königsberg (1821-33), poi a Erlangen (dal 1834), si accostò dapprima al gruppo di J. W. Ebel, delle cui dottrine [...] svolgerla sulla linea di un cristianesimo "biblico" di tipo positivo, di cui il Kommentar über sämtliche Schriften des Neuen Testaments (4 voll., 1830-40), con la sua polemica contro lo storicismo e l'idealismo, fu la più cospicua esemplificazione. ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...