In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] di universale riscatto, l’e. cristiana scopre una nuova dignità dell’uomo, chiama gli umili, gli incolti, i peccatori al più grande ideale di perfezione morale, rivela il senso del dolore e dell’amore, e pone a fondamento della nuova e. l’esempio del ...
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Fecondo poligrafo, nativo di Bassano, morto verso il 1573. Ebbe vita avventurosa: fu in Venezia nella stamperia del Giolito, servì poi varî signori e particolarmente il conte Collaltino di Collalto; gli [...] M. Rosi, Saggio sui trattati d'amore del Cinquecento, Recanati 1889, e in forma più sintetica col titolo Scienza d'amore, idealismo e vita pratica nei trattati d'amore del Cinquecento, Milano 1904; L. Savino, Di alcuni trattati e trattatisti d'amore ...
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RENAN, Joseph-Ernest
Alberto Pincherle
Nacque il 27 febbraio 1823, a Tréguier in Bretagna, da un capitano marittimo, Philibert, che lo lasciò orfano in età di 5 anni; sicché crebbe sotto l'influsso [...] vennero a scuotere sempre di più la sua fede, ad avviare il suo pensiero verso le concezioni del romanticismo e dell'idealismo. La crisi fu senza dubbio molto complessa e procurò al R. vivissime angosce: ma fin dal principio la filosofia gli parve ...
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SURREALISMO (surréalisme)
Emilio Servadio
Movimento di pensiero, sorto in Francia nell'immediato dopoguerra. L'aggettivo surréaliste (nel senso di super-fantastico) fu adoperato per la prima volta da [...] termine; il surrealismo si traduce in prassi umana, politica, sociale; il suo asse filosofico si sposta rapidamente dall'idealismo assoluto al materialismo; la sua idea dominante è la "rivoluzione" totalitaria dello spirito, di là da ogni possibile ...
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Zajc, Dane
Sergio Bonazza
Poeta e drammaturgo sloveno, nato a Zgornja Javorščica il 26 ottobre 1929. Ha compiuto gli studi liceali a Lubiana, dove poi ha lavorato per molti anni come bibliotecario. [...] il conflitto esistenziale, ma mostra anche una volontà di riscatto che va oltre la ribellione e sfocia in un idealismo attivo, irrazionale e scevro di risvolti sociali o metafisici. La rivolta si trasforma così in ricerca esistenziale e formale ...
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GRABBE, Christian Dietrich
Carlo Grünanger
Poeta, nato l'11 dicembre 1801 a Detmold, dove morì il 12 settembre 1836. Vide, fanciullo, fra le mura dell'ergastolo di Detmold, di cui il padre era direttore, [...] affermano i due aspetti fondamentali della sua arte: la tragedia dei folgorati titani e il sarcastico riso che distrugge ogni idealismo. Dopo il Marius und Sulla, che per la larghezza dell'impostazione già prelude ai grandi drammi storici, narrò nel ...
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TRAHERNE, Thomas
Mario Praz
Scrittore religioso, nato a Hereford circa il 1636 e morto a Teddington (Middlesex) il 27 settembre 1674. Laureatosi a Oxford, entrò nella carriera ecclesiastica, e fu rettore [...] e presentarlo in offerta a Dio. Nella sua concezione dell'uomo come microcosmo il Tr. precorre il Berkeley e l'idealismo, mentre per la sua intuizione della divinità dell'infanzia anticipa il Wordsworth e il Pascoli (Il fanciullino). Per lo stile ...
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intellettuali
Bruno Bongiovanni
Produrre e trasmettere il sapere
Il termine intellettuali, a partire dall'Ottocento, ha indicato l'insieme di coloro i quali svolgono una professione di tipo culturale [...] tra loro, l'intellettuale era anche un militante, ossia si impegnava in prima persona per l'affermazione di determinati ideali etico-politici.
Una prospettiva del tutto diversa è invece quella introdotta dal sociologo tedesco Max Weber, che nel suo ...
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uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] con Spinoza, sia dell’accezione individuale dell’unità sostanziale con la concezione monadologica di Leibniz. Nel Romanticismo e nell’idealismo, la concezione dell’u. viene assorbita nella prevalente riflessione sull’unità e sull’u.-tutto, in cui si ...
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LIMENTANI, Ludovico
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Ferrara il 18 ag. 1884 da Gilmo e da Eugenia Bassano. Frequentò il liceo di Ferrara, dove ebbe come maestro A. Groppali in un clima dominato dal positivismo, [...] morale nell'indagine di L., in Riv. di storia della filosofia, 1990, n. 3, pp. 584-594; C. Cantillo, Previsione e idealità nella filosofia positiva di L. L., Napoli 1996; E. Garin, Intervista sull'intellettuale, a cura di M. Ajello, Roma-Bari 1997, p ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...