(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] la costituzione della provincia britannica dell’Irlanda del Nord. Fine della guerra civile in Russia. Fondazione del partitonazionalsocialista in Germania.
1922: nascita dell’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche (URSS). Marcia su Roma e ...
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Ingegnere (n. Pforzheim 1891 - m. presso Rastenburg 1942), direttore della Compagnia di costruzione delle grandi strade di Monaco di Baviera. Aderì al Partitonazionalsocialista (1923); nel 1933 creò la [...] sua Organizzazione. Maggior generale della Luftwaffe (1939), ministro degli Armamenti e delle Munizioni (1940), poi (1941) ispettore generale delle acque e dell'energia. Prese il suo nome l'organizzazione ...
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Uomo politico tedesco (Hassfurt, Franconia, 1894 - Norimberga 1946); iscritto al partitonazionalsocialista dal 1922, divenne Gauleiter della Turingia (1927), quindi presidente del Consiglio (1932) e luogotenente [...] del Reich (1933) di quel Land. Incaricato (1942) della mobilitazione dei lavoratori, applicò in tutta Europa la deportazione forzata di operai in Germania. Dal tribunale interalleato di Norimberga fu condannato ...
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Complesso ideologico (comunemente noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler in Mein Kampf e divenuto sistema di governo dal 1933 al 1945. Principio centrale di [...] Germania sotto la guida di un capo carismatico, il Führer.
Come movimento politico si impose attraverso il Partitonazionalsocialista, costituito ufficialmente a Monaco di Baviera nell’aprile 1920; ebbe come animatori G. Feder, teorico del movimento ...
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Uomo politico tedesco (Rheydt, Renania, 1897 - Berlino 1945); entrato nel partitonazionalsocialista (1922), divenne nel 1926 Gauleiter di Berlino. Deputato al Reichstag (1928), fondatore del giornale [...] Der Angriff, fu ministro del Reich per la Propaganda dal 1933 ed ebbe parte di primissimo piano in tutte le manifestazioni politiche del Reich, guidandone la massiccia epurazione nel campo della cultura indifferente od ostile al regime, e promovendo ...
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svastica Segno simbolico di significato discusso, attestato in civiltà diverse sin dall’età litica (Sudan occidentale, Guinea superiore ecc.), nell’area indo-mediterranea antica e nell’Europa barbarica. [...] , dall’arte funeraria cristiana tra il 2° e il 4° secolo.
L’assunzione della s. a simbolo del partitonazionalsocialista tedesco si dovette all’erronea convinzione della sua origine indoeuropea o ‘ariana’ in senso antisemitico (tesi dell’ideologo G ...
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Weimar, Repùbblica di Regime politico instaurato in Germania dopo la Prima guerra mondiale. Così chiamata dalla città di W., dove fu elaborata la sua Costituzione, ebbe vita tra il 1919 e il 1933. Costituitasi [...] cancelliere H. Brüning, con il sostegno del presidente P. Hindenburg, e soprattutto dalla determinazione e dalla demagogia del partitonazionalsocialista di A. Hitler. Quando questi divenne cancelliere (1933), la R. di W. subì il definitivo tracollo. ...
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Moda
Indumento di tessuto, con colletto e maniche lunghe o corte, che ricopre la parte superiore del corpo.
Il termine è documentato dal Trecento, quando designa una veste di stoffa leggera lunga fino [...] per la prima volta a Monaco nel 1924 dalle SA, e poi dalle SS e dai dirigenti politici del partitonazionalsocialista.
C. nere Gli appartenenti al movimento fascista, dalla c. nera, assunta come elemento caratteristico dell’uniforme per significare ...
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Presso gli antichi Germani, il territorio (lat. pagus) abitato da una gens. Ogni civitas si ripartiva in gentes, ciascuna delle quali abitava appunto un suo G., cui era preposto un magistrato, detto nelle [...] della giustizia.
Il vocabolo fu rimesso in uso da A. Hitler per indicare ciascuna delle circoscrizioni politico-amministrative del Partitonazionalsocialista: riuniva un certo numero di distretti (Kreise) ed era diretta da un funzionario del ...
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Filosofo tedesco (Könno, Livonia, 1880 - Innsbruck 1946); fondò a Darmstadt (1920) la Schule der Weisheit, che doveva riportare la filosofia dal grado di scienza a quello più antico e più alto di saggezza, [...] anche a motivi del pensiero orientale, particolarmente a quello indiano. K. fu avversario del partitonazionalsocialista, che lo dichiarò "indegno di rappresentare lo spirito tedesco". Opere principali: Das Gefüge der Welt (1906); Prolegomena zur ...
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nazionalsocialista
agg. e s. m. e f. [dal ted. Nationalsozialist] (pl. m. -i). – Che si ispira ai principî del nazionalsocialismo, o li attua concretamente. In partic., partito n., partito tedesco costituito a Monaco di Baviera nell’aprile...
nazionalsocialismo
s. m. [comp. di nazionale e socialismo, calco del ted. Nationalsozialismus]. – Complesso ideologico (comunem. noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler, e divenuto, con la presa...