Antropologia
Gruppo sociale chiuso, per lo più endogamo, al quale si appartiene per via ereditaria. La terra classica delle c. è l’India, dove vige un sistema gerarchico estremamente articolato. Esso prevede [...] : la più elevata è quella dei sacerdoti (brahmani), seguiti da guerrieri e nobili, da commercianti e contadini, e infine dai plebei, per lo più artigiani e servi. Vi sono poi moltissime altre c. inferiori, ritenute impure (dalit o intoccabili). La ...
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Popolazione indigena dell’America Settentrionale, che occupava l’arcipelago della Regina Carlotta (Canada), più tardi (18° sec.) anche l’estremità meridionale dell’isola del Principe di Galles (Alaska). [...] intitolate ad animali; la famiglia era matrilineare. Costumi particolari erano il tatuaggio, il bottone labiale, le società segrete, il potlach, le maschere cerimoniali. La società era divisa in nobili e plebei; esistevano anche gli schiavi. ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] dalla nobilitas romana e con essa è in rapporto di continuità storica. A Roma, con il progressivo livellamento tra patrizi e plebei (4° sec. a.C.), si formò anche tra i secondi un’aristocrazia che, fusa con gli antichi patrizi, costituì una classe ...
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Genericamente, la massa delle classi con redditi bassi o minimi, in contrapposizione alle minoranze detentrici del potere economico.
Il termine ebbe origine in età romana. Esso indicava, nell’ambito della [...] un verso in riferimento alla storia romana, per l’altro con un’accezione spregiativa, che assimilava i proletari ai plebei, agli emarginati senza arte né parte.
Con la Rivoluzione francese il termine acquisisce un nuovo significato: il proletario è ...
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Uomo che ha generato uno o più figli, considerato nella sua relazione con i figli stessi. Si dice anche di persona che abbia per legge autorità e mansioni paterne: p. adottivo, per adozione; p. putativo, [...] , soprattutto dei più poveri ed emarginati.
Storia
Presso gli antichi Romani si chiamarono patres i patrizi (in opposizione ai plebei) e i senatori. Pater familias Nella famiglia romana, colui che, non avendo ascendenti vivi in linea maschile, è il ...
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BONATTI, Guido
Cesare Vasoli
Scarse e contraddittorie sono le notizie relative al luogo e l'anno di nascita del B., che fu il più autorevole trattatista di astrologia del Medioevo italiano; poco o nulla [...] che fu indotto ad allontanarsi dalla città toscana "perocché nessuno è sì paziente, che possa sofferire la sua innocenza da' plebei esser violata, né da' viziosi e tristi essere offesa e dunque, non superiori ragioni politiche (come credette di poter ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] la denominazione delle curie medesime derivante o da toponimi - come Veliensis da Velia o Foriensis da Forum - o da una gens plebea, mai da un nome patrizio (ibid., pp. 475 ss.). Secondo questa lettura, nella Roma arcaica ci sarebbe stata una netta ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] integrali dei primi commentatori greci di Aristotele, promuovendo insieme il rinnovamento del linguaggio filosofico, contro i filosofimoderni "plebei" e "lignei", che avevano indurito a tal punto l'espressione da distruggere l'antico connubio tra ...
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CORSO, Raffaele
Marina Santucci
Nacque a Nicotera (Catanzaro) l'8 febbr. 1885 da Diego e da Teresa Stilo. Il padre, medico, si interessava di storia e di archeologia ed aveva frequenti rapporti di studio [...] del popolo che, nell'ambito della società evoIuta, conserva residui di cultura anteriori, primitive; secondo il C. i nuclei plebei e rustici sono depositari di forme primordiali e primitive di civiltà che l'uomo urbano ha invece totalmente modificato ...
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matrimonio
Unione tra due persone sancita in forma ufficiale davanti a un ufficiale di stato civile o a un ministro del culto.
Civiltà orientali
Per la Mesopotamia, mentre si sa poco delle forme del [...] solo i cittadini romani tra loro. Erano iniustae nuptiae, prima della lex Canuleia del 445 a.C., le nozze tra patrizi e plebei, obbligati a un’endogamia di classe; non era m., ma contubernium, l’unione stabile tra schiavo e schiava. Altro requisito è ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
quindecenviro
quindecènviro (o quindecèmviro) s. m. [dal lat. quindecimvir, comp. di quindĕcim «quindici» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei quindici membri del collegio sacerdotale (propr. quindecimviri sacris faciundis) dell’antica Roma, al quale...