Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] eloquenzia, trad. G.G. Trissino, Vicenza, Tolomeo Gianicolo.
Bembo, Pietro (1966), Prose della volgar lingua, in Id., Prose e rime, a cura di C. Dionisotti, Torino, UTET, pp. 73-309.
Bruni, Francesco (a cura di) (1994), L’Italiano nelle regioni ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] è attestato anche l’accordo del participio con un soggetto controllore: «ell’ha forse vernata / ove si fa ’l cristallo» (Dante, Rime LXXIII, 3-4, cit. in Serianni 1989: 463).
La situazione diventa più instabile nel caso in cui l’oggetto diretto sia ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] notevoli, giunte nelle mani dello scrivente: La lirica artistica provenzale e la italiana nel Medio Evo. Illustrazioni alle Rime dei trovatori. La canzone di Orlando (Corso di storia comparata delle letterature neolatine, a. a. 1898-99), Padova ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] lt; lat. facienda).
Alfieri, Vittorio (1949), Vita, in Id., Opere, a cura di L. Fassò, Torino, UTET, vol. 1° (Vita, rime e satire).
Alighieri, Dante (1988), La Divina Commedia, a cura di U. Bosco & G. Reggio, Firenze, Le Monnier.
Aretino, Pietro ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] e Conti del Duecento (1963), a cura di S. Lo Nigro, Torino, UTET.
Poliziano, Angelo (20004), Stanze. Orfeo. Rime, introduzione, note e indici di D. Puccini, Milano, Garzanti.
Saba, Umberto (19612), Poesie dell’adolescenza e giovanili (1900-1910 ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] di s. Francesco; tra lo scongiuro aquinate, in cui "la struttura ritmica è probabilmente di natura formulare, e le rime hanno la funzione di semplici omoteleuti" (Avalle, in Concordanze, 1992, p. XVII), e le produzioni più decisamente artistiche. Si ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] desio ed è speranza)
(75) È sì gran tempo che di qua fuggìo
che del contraro son nati li troni
(Cino da Pistoia, Rime)
(76) Gran tempo è ch’io pensava
vederti qui fra noi
(Francesco Petrarca, Triumphus Cupidinis)
4.2.3 Casi ambigui. Le cosiddette ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] impiegate e nella predilezione per le parole rare. Fin dalla produzione giovanile (Canto Novo, 1882; Intermezzo di rime, 1883; La Chimera, 1890; Elegie romane, 1892) spiccano i preziosismi lessicali (➔ cultismi), la raffinatezza musicale del ritmo ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] delle parole che compongono il testo venga a crearsi un particolare andamento ritmico. Molti altri effetti sonori (rime, assonanze, consonanze, simbolismi fonici, onomatopee, ecc.) partecipano poi a rinforzare il ritmo, costituendo con esso fenomeni ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] e parlato e al definitivo rinnovamento della lingua italiana.
Bembo, Pietro (1966), Prose della volgar lingua, in Id., Prose e rime, a cura di C. Dionisotti, Torino, UTET, pp. 73-309.
Bernardino da Siena (1989), Prediche volgari sul campo di Siena ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...