L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] . Forme quali quaranta, guardare, suonato, trasformandosi in quadrisillabe, ricevono l’➔accento secondario sull’elemento che originariamente era una semiconsonante: qú.a.ran.ta, gú.ar.da.re, sú.o.nato.
Tra i fenomeni riguardanti le consonanti il più ...
Leggi Tutto
Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] z sorda e sonora (quest’ultima da lui resa con ζ all’inizio e con ç all’interno di parola), tra i vocale e j semiconsonante, tra u e v. In seguito alle osservazioni di Tolomei, usò il segno ʃ per distinguere la s sonora e adottò le grafie ki (kiave ...
Leggi Tutto
Regione dell’Italia settentrionale (22.453 km2 con 4.464.119 ab. nel 2020, densità 199 ab./km2, ripartiti fra 328 comuni), comprendente le due regioni storiche dell’Emilia e della Romagna (➔). Capoluogo [...] delle sorde latine intervocaliche, si notano: la pronuncia leggermente palatalizzata di s, ʃ; la pronuncia consonantica dell’u semiconsonante e talvolta la caduta di -d- intervocalico. La peculiarità più notevole della morfologia è la desinenza -i ...
Leggi Tutto
Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] punk). Nella ➔ fonetica sintattica, oltre al completo ambientamento delle consonanti finali e all’estensione delle possibili occorrenze della semiconsonante [w] in posizione iniziale (welfare, windsurf, workshop, wow), la s sorda o sonora segue l’uso ...
Leggi Tutto
Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...]
(b) come laterale palatale semplice, [ʎ], [ˈfi:ʎo], tipica della pronuncia settentrionale colta o accurata;
(c) come semiconsonante o semivocale palatale geminata o lunga, [jː], [ˈfijːo], tipica della pronuncia regionale romana, campana, siciliana e ...
Leggi Tutto
di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] ).
2.5.1. Grafia. Per quanto riguarda la grafia, è ancora oscillante ma vitale l’uso di ‹j› con valore di i semiconsonante (jeri, muoja) e finale con valore di -ii (studj); per l’uso delle doppie, persiste la solita incertezza specie negli scriventi ...
Leggi Tutto
La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] forse); lo ➔ scempiamento della vibrante lunga intervocalica ([ˈgwεːra] per guerra); la realizzazione come approssimante, semiconsonante (➔ semivocali), della laterale palatale intervocalica ([ˈmojːe] per moglie); il rafforzamento o allungamento dell ...
Leggi Tutto
Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; ➔ sintagma nominale) – indicati come «determinanti» (Prandi 2006) o «specificatori» (Andorno 2003) – che hanno essenzialmente la funzione di indicare se il referente del nome è definito o no ...
Leggi Tutto
Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] ). Nel caso dei dittonghi ascendenti (ad es., /ja/ e /wa/), l’approssimante in attacco sillabico è tradizionalmente denominata semiconsonante; mentre l’approssimante in coda sillabica dei dittonghi discendenti (ad es., /aj/ e /aw/, oppure /ai̯/ e /au ...
Leggi Tutto
Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] semivocalica o semiconsonantica (➔ semivocali). Il grafema ‹i› ha pertanto quattro valori: indica la vocale [i], la semivocale [i̯], la semiconsonante [j] e ha un valore diacritico nei digrammi e trigrammi ‹sci + Vocale›; ‹ci + a, o, u› e, talvolta ...
Leggi Tutto
semiconsonante
s. f. [comp. di semi- e consonante, sul modello di semivocale]. – In linguistica, sinon. di semivocale, usato però quasi esclusivam. per quelle semivocali che precedono una vocale e costituiscono con questa un dittongo ascendente...
u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. L’alfabeto latino aveva infatti in età...