La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] fonetico-fonologica dell’inglese dipende, evidentemente, dal fatto che lo spazio acustico di [th] può risultare non di rado più simile infatti non di rado – benché oggi meno che un tempo – di riscontrare uno spiccato colore locale anche in persone ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] 1971-1973: 184; Soravia 1989: 377; Pozzi 1991: 1164); pagoda «tempio; idolo; moneta» < port. pagode < tamil pakavati ( pp. 63-86.
Masini, Federico (2006), Rapporti fra spazio linguistico italiano e ambiente cinese, in Banfi & Iannàccaro ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] attraverso schemi discorsivi, dai vari livelli dello spazio di varietà a sua disposizione forme di al destinatario è di far sì che il messaggio venga trasmesso nel minor tempo e con la minore difficoltà possibile. Sia la teoria di Grice che, ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] il compito), ma non nella finzione della prova (in molti casi l’alunno scrive immaginando un lettore fuori dal tempo e dallo spazio dell’aula scolastica). Lasciando impregiudicato l’ultimo parametro, sono chiari gli altri: 1A o 1B (a seconda della ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] e comunicare. Dell’utente contano, in pragmatica, la collocazione spazio-temporale e sociale, ma anche le intenzioni, le credenze e sembra inglobare la semantica vero-condizionale e al tempo stesso esserne condizionata (poiché la finalità di tanti ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] d’indagine.
Che la lingua cambi nel tempo (oltre che nello spazio) è nozione comune, fondata sulla personale molti vocabuli essere spenti e nati e variati; onde se ’l picciol tempo così transmuta, molto più transmuta lo maggiore. Sì ch’io dico che, ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] ), ma non modifiche sostanziali, e la sua ‘tenuta’ nel tempo ne dimostra la validità.
L’attenzione per la varietà degli usi invece di ‹ch› davanti alle vocali palatali, anche per risparmiare uno spazio), ‹w› (la sigla WWF), ‹x› (extra, mix) e ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] distinta in prima, seconda, terza, espressa in verbi e pronomi), il tempo, il modo e l’aspetto (espressi nei verbi).
I nomi dell da nomi concreti (animati o inanimati), per indicare uno spazio delimitato in cui vivono o sono allevati animali, o sono ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] staccati l’uno dall’altro, che si disperdono nello spazio e rinunciano gradualmente all’uso dell’idioma comune; la avanzò la teoria dell’unità del ladino sostenendo che un tempo queste parlate si estendevano da Muggia e forse dalla parte ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] colloquiali e modi di dire prettamente fiorentini trovano spazio fra le letture scolastiche, ed è lecito collegare intercalari veneti di Antonio Fogazzaro («Dove la va, sciora Lüisa, co sto temp?», «Cossa t’han faa, poer Friend, cossa t’han faa, di’ ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...