Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] politica bensì su quella virtù che si fonda sulla conoscenza del bene. In sostanza Socrate esalta le leggi in necessario che ‘il potere freni il potere’. Di qui la celebre teoriadella divisione dei poteri, e non solo e non tanto in senso tecnico ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] indipendentemente dalla ricerca della verità, P. intende la dialettica come lo strumento supremo dellaconoscenza, quello in virtù nelle dottrine orali e se queste sono costruite sulla teoria dei "principî", allora il pensiero di P. appare ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] Ma è solo all’inizio del Cinquecento che vennero per la prima volta superati i limiti delleconoscenze matematiche dei Greci, con la risoluzione e la teoriadelle equazioni di 3° e 4° grado per opera di algebristi italiani (S. Dal Ferro, N. Tartaglia ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] le teorie epistemologiche di Popper, W.V.O. Quine e Kuhn; il problema dell’induzione e di una connessa logica induttiva; il problema del ruolo dei modelli nella conoscenza scientifica; il problema della corrispondenza delle descrizioni scientifiche ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] questo punto di vista è la teoriadell'unità della forma sostanziale con cui, eliminando dell'unità della forma sostanziale; dobbiamo qui ricordare la polemica sull'unità dell'intelletto sostenuta contro gli averroisti. Il processo dellaconoscenza ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] di specialista che privilegia l'osservazione e la conoscenza diretta dell'opera rispetto agli apporti (pur valutati) di sul pubblico e sul processo creativo, dal punto di vista delleteoriedell'inconscio di S. Freud o degli archetipi collettivi di C ...
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Matematico, storico e teorico della scienza, nato a Livorno il 5 gennaio 1871. Laureato in matematica nel 1891 a Pisa, fu nel 1892 studente di perfezionamento in Roma, e ivi entrò in stretti rapporti scientifici [...] Lipsia 1907-1910.
Dai principî della geometria e dell'aritmetica le indagini dell'E. si allargarono al problema generale dei principî della scienza e quindi alla teoriadellaconoscenza scientifica. I suoi Problemi della scienza (Bologna, 1ª ed. 1906 ...
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Razionalità
Antonio Rainone
Claudio Sardoni
Filosofia
di Antonio Rainone
È quasi un luogo comune la constatazione che la r. e i problemi a essa connessi costituiscano temi eterni della ricerca filosofica. [...] (ambito nel quale si può far rientrare anche il tradizionale problema dell'inferenza induttiva). Autonomizzatasi la teoriadellaconoscenza, le teorie più ristrette della r., quali si sono venute costituendo soprattutto nell'ultimo trentennio del ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] e immagini, va ascritto di solito ad altre discipline e problematiche, quali la teoriadellaconoscenza, la logica, la retorica, la teoriadella percezione, le teoriedelle arti, ecc.: vale a dire, a discipline diverse, non sempre strettamente e ...
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Filosofo, nato verso il 1270 (secondo alcuni, il 1266, secondo altri, il 1274). Sul luogo della sua nascita nulla si sa di sicuro: c'è chi lo fa nativo d'Irlanda, e chi di Scozia o d'Inghilterra. Secondo [...] di Dio. Questa innegabile tendenza alla soggettivazione si riscontra anche nella sua teoriadellaconoscenza e nella sua psicologia.
Il problema circa la relazione dell'universale con l'individuale, così agitato durante tutto il Medioevo, ottiene con ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...