Città della Spagna occidentale (155.740 ab. nel 2008), nella Comunità autonoma di Castilla y León, capoluogo della provincia omonima (12.350 km2 con 353.404 ab.). È situata a 798 m s.l.m., sulla destra del fiume Tormes, circa 170 km a NO di Madrid. Sede aeroportuale e nodo stradale e ferroviario sulla linea che da Valladolid giunge al confine portoghese, è un attivo centro commerciale (cereali, uva, prodotti dell’allevamento) con alcune industrie (alimentari, chimiche, conciarie), ma, come città ricca di tradizioni storiche e culturali, S. è soprattutto un’importante meta turistica.
Forse già abitata dai Liguri, dal 5° sec. a.C. nella regione si insediarono popolazioni celtiche; nel 3° sec. l’antica S. era uno dei centri principali dei Vettoni. Sotto i Romani Salamantica, compresa nella Lusitania, fu ingrandita e arricchita di monumenti. Occupata dai Visigoti (6° sec.) e dagli Arabi (8° sec.), passò definitivamente ai cristiani solo dopo la conquista di Toledo (1085). Riorganizzata da Alfonso VI, dal 1131 ebbe scuola vescovile. La città dovette la sua fortuna all’università, che, fondata da Alfonso IX di León (1218), nel 16° sec. fu il maggior centro della cultura spagnola. Arrivò allora a contare fino a 7000 studenti e la città, scelta come dimora dalla nobiltà castigliana, divenne una delle più importanti della Spagna. Poi, travolta dalla generale decadenza del paese, S. perdette il suo splendore, danneggiata anche dalle guerre tra la Spagna e il vicino Portogallo. Durante le guerre napoleoniche, S. si trovò al centro delle operazioni di A. Masséna prima e dopo la battaglia di Fuentes de Oñoro (5 maggio 1811); sotto le sue mura il generale A.F.L. Marmont fu sconfitto dalle forze del duca di Wellington nella battaglia detta de los Arapiles (1812), che decise la sorte del regno di G. Bonaparte.
Il ponte romano sul Tormes è del tempo di Traiano. La cattedrale vecchia, iniziata al principio del 12° sec., rappresenta una fusione di elementi bizantini, musulmani e occidentali, con qualche accento gotico. La cattedrale nuova fu iniziata nel 1513 da J. Gil de Hontañón e terminata nel 18° secolo. Notevoli inoltre la chiesa romanica di San Martin, quella di San Marcos (12° sec., poi rimaneggiata), il convento di San Esteban (16°-17° sec.) e quello de las Dueñas (15°-16° sec.), con bel chiostro rinascimentale. Tra gli edifici civili: il complesso dell’Università (16° sec.), la Casa de las conchas (inizio 16° sec.), il Palacio de Monterrey (16° sec.). La Plaza Major, centro della città, è una splendida realizzazione barocca di A. de Churriguera.