(port. São Paulo) Città del Brasile sud-orientale (10.886.518 ab. nel 2007; 21.000.000 ab. nel 2009 considerando l’intera agglomerazione urbana), capitale dello Stato federato omonimo. S. è la maggiore città dell’America Latina e una delle maggiori del mondo per dimensione demografica, per la potenza della concentrazione economica e per la posizione dominante che occupa rispetto al territorio nazionale e a tutto il Sudamerica. Edificata su 100 km da E a O e su 60 km da N a S, su un terreno variamente mosso da colline e inciso da valli fluviali, è anche una delle città più estese del mondo. S. è attraversata dal tropico del Capricorno, ma l’altitudine mitiga il clima tropicale. Luglio è il mese più freddo (temperatura media di 14,4 °C), gennaio quello più caldo (temperatura media di 20,6 °C). Le precipitazioni sono abbondanti (media annua 1420 mm), in particolare durante la stagione estiva (da ottobre a marzo).
Per quasi tutto l’Ottocento la città ha conservato un aspetto coloniale, caratterizzato da stradine strette, abitazioni cadenti, vecchie chiese e conventi. Solo nel 1889, con la formulazione del primo piano regolatore, cominciò la razionalizzazione, che comunque non ha saputo dare una struttura coerente alla città né risolvere i problemi del traffico urbano e dell’inquinamento, ormai di dimensioni allarmanti. Il centro cittadino, fitto di moderni grattacieli, tra i quali spicca l’Edificio Italia, simbolo del contributo italiano alle fortune della città, s’impernia sul Triangolo (centro storico e moderno centro degli affari, così chiamato per le tre grandi arterie che lo delimitano) ed è circondato da vaste aree destinate ad attività industriali e terziarie. Nella periferia si estendono le aree residenziali e le favelas, moltiplicatesi negli ultimi decenni. Intorno alla città sorge, compatta, l’enorme corona suburbana, nella quale spiccano i centri di Santo André (667.891 ab. nel 2007), Diadema (386.779 ab.), São Bernardo do Campo (767.800 ab.), Osasco (701.012 ab.), Guarulhos (1.209.600 ab.) e São José do Campo (587.700 ab.).
S. deve il suo nome al fatto di essere stata fondata dai gesuiti missionari il 25 gennaio 1554, solennità della conversione di San Paolo. Nel 1681 sostituì São Vicente come capoluogo della capitania. Da S. si diffuse il movimento per l’indipendenza dal Portogallo, e appunto nei pressi della città, sul colle di Ypiranga, ebbe luogo il 7 settembre 1822 la proclamazione d’indipendenza. L’immigrazione europea cominciò all’inizio dell’Ottocento, in seguito alla rapida espansione della coltivazione del caffè. I più numerosi furono gli Italiani e i Portoghesi, seguiti da Spagnoli e Tedeschi. Altre correnti sono arrivate dal Medio Oriente e dal Giappone. Notevoli anche i flussi di immigrazione interni, provenienti in particolare dal Nordeste.
Le attività industriali, cresciute lentamente a partire dal tardo Ottocento, sono esplose nel secondo dopoguerra, tanto da trasformare la regione metropolitana di S. nel maggior polo industriale non solo del Brasile ma di tutta l’America latina. Le industrie principali sono quelle tessili, metalmeccaniche, elettroniche, alimentari, chimiche e farmaceutiche. A S. sono inoltre localizzate le due maggiori borse valori dell’America Latina: la BOVESPA (Bôlsa de Valores de São Paulo) e la BMF (Bôlsa de Mercadorias & Futuros).
Stato di S. (248.209 km2 con 39.827.570 ab. nel 2007) Confina con l’Oceano Atlantico (E), il Rio Paraná (S), e gli Stati di Minas Gerais (a N e NE), Rio de Janeiro (NE), Mato Grosso do Sul (O). A parte una stretta fascia costiera, delimitata a N e NO dalla Serra do Mar, la gran parte dello Stato consiste in un altopiano (500-1000 m s.l.m.). Il clima della fascia costiera è di tipo tropicale, mentre la parte centrale del tavolato ha clima più fresco e meno umido. La rete idrografica si sviluppa in una serie di affluenti del Paraná (Rio Grande, Tietê, Paranapanema, Pardo) con orientamento SE-NO, e in due fiumi costieri (Rio Ribeira de Iguape e Rio Paraná do Sul).
La struttura agraria è contraddistinta dalla presenza sia di enormi fazendas sia di numerosi sitiantes, piccoli coltivatori animati da una moderna mentalità imprenditoriale. Principali coltivazioni sono, oltre al caffè, la canna da zucchero, il grano, le banane, la soia, le piante da frutto (specialmente agrumi), il tè, i legumi, il riso e il cotone. Il settore industriale, che comprende industrie metalmeccaniche, alimentari, elettrotecniche, chimiche e farmaceutiche, è in forte espansione, ed è presente nella capitale e nei centri della sua corona suburbana. Miniere di calcare, ferro, diamanti, rame, uranio, tungsteno.
Lo Stato ha una fitta rete stradale e ferroviaria e vi si trovano i porti di São Sebastião, Iguape e Santos, il più utilizzato per l’esportazione del caffè. Altre città importanti sono Campinas, Ribeirão Prêto, Sorocaba.