Savona Comune della Liguria (65,32 km2 con 59.439 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge sulla Riviera di Ponente, nella piccola piana alluvionale formata dal torrente Letimbro, in prossimità della sua foce. Nel 20° sec. l’abitato si è sviluppato verso i retrostanti rilievi e lungo il litorale, sia a N sia a SO, così che S. ha finito per saldarsi con Vado Ligure e con Albisola Marina e ha catturato altri centri di comuni limitrofi, formando una conurbazione di circa 115.000 abitanti. La città vecchia, costituita da un dedalo di vie strette e tortuose, con piazzette e palazzi signorili, è raccolta in prossimità del porto e dell’antica fortezza (Priamar), sistemata a parco. I quartieri moderni hanno invece pianta a scacchiera, con ampie vie rettilinee.
Dopo aver sfiorato gli 80.000 ab. nei primi anni 1970, la popolazione comunale ha registrato, negli ultimi due decenni del 20° sec., un costante decremento, dovuto al basso tasso di natalità non controbilanciato dal modesto apporto fornito dall’immigrazione e dagli ormai ridottissimi rimpatri dall’estero. Tale andamento negativo ha subito un rallentamento nel primo decennio del 21° sec., periodo in cui la popolazione si è mantenuta pressoché stazionaria.
Il fulcro dell’economia urbana è il porto, che fin dalle origini ha permesso alla città di svolgere importanti funzioni commerciali e che dai primi decenni del Novecento è servito da una funivia di 18 km, costruita per il trasporto del carbone al di là dello spartiacque montano. Negli anni 1960 la convergenza di grandi correnti di traffico di merci varie nel vicino grande porto genovese costrinse S. a specializzarsi nello sbarco di alcuni prodotti, in particolare quelli petroliferi. Successivamente il porto di S. è stato oggetto di una serie di trasformazioni che hanno visto un graduale trasferimento delle attività di porto industriale nell’area di Vado Ligure, mentre lo scalo savonese, completamente rinnovato nelle sue infrastrutture, ha accentuato la propria vocazione turistica, puntando soprattutto sul traffico passeggeri e diventando, come capolinea della società Costa Crociere, uno dei più importanti porti italiani per le navi da crociera (nel 2003 è stato inaugurato il nuovo terminal Palacrociere).
Antico centro dei Liguri Sabazi, S. fu sottomessa dai Romani (180 a.C. ca.), che le diedero il nome di Savo Oppidum Alpinum. Devastata dal longobardo Rotari (7° sec.), la città risorse nell’8° sec. come luogo fortificato e nel 9° sec. divenne sede di vescovato. Libero comune dal 1191, S. fu spesso in lotta con Genova, che nel 1227 s’impadronì della città e stabilì un presidio nel forte della Briglia. Tentò sempre di sottrarsi al predominio di Genova ma i suoi commerci, nel 13° sec., subirono una forte contrazione, mentre toccò il culmine della sua prosperità nel 14° secolo. Passata ai Visconti (1353) e tornata a Genova (1357), S. fu rioccupata dai Visconti dal 1366 al 1372 per tornare città ‘convenzionata’ con Genova. Nel 1459 S. si diede in signoria al re di Francia, che la cedette (1464) a Francesco Sforza. Le lotte con Genova si conclusero tragicamente nel 1528, con la conquista di S. da parte di A. Doria e l’interramento definitivo del porto. Nel 1746 Carlo Emanuele III re di Sardegna s’impadronì della città; occupata dai Francesi (1794; 1796), passò agli Austriaci e agli Inglesi nel 1800, poi di nuovo ai Francesi e, nel 1805, S. fu annessa all’impero napoleonico e fatta capoluogo di dipartimento. Nel 1815 entrò a far parte del Regno di Sardegna.
Tra i monumenti notevoli, la torre del Brandale (12° sec.) e quella trecentesca, detta di Leon Pancaldo; il palazzo Sansoni (14° sec.); il palazzo Della Rovere, fatto erigere da Giuliano (futuro papa Giulio II) nel 1495 su disegno di Giuliano da Sangallo; il palazzo Lamba-Doria (16° sec.) e quello Vescovile (17° sec.). Nell’oratorio di S. Maria di Castello si conservano polittici di V. Foppa e di L. Brea. Numerose e importanti le chiese rinascimentali e barocche: S. Giovanni Battista; Ss. Concezione; Duomo (1589-1602, facciata moderna di G. Calderini). La Cappella Sistina, eretta da Sisto IV, fu decorata in stile rococò nel Settecento. Soprattutto nel 16°-18° sec. S. ha avuto una florida industria dei laterizi e della ceramica, con tipica pittura in turchino o policroma ispirata alla produzione cinese e di Delft. Tra le opere recenti: Palazzo di Giustizia (1987, L. Ricci); sistemazione dell’area della Vecchia Darsena con il progetto di R. Bofill (2003-07).
Provincia di S. Provincia della Liguria occidentale (1546 km2 con 271.832 ab. nel 2020, ripartiti in 69 Comuni). Si estende dalla costa allo spartiacque alpino-appenninico, in parte oltrepassandolo, così da includere un ampio lembo dell’alto bacino della Bormida. Risulta in prevalenza montuosa e collinosa e comprende la zona di trapasso tra Alpi e Appennino con il Colle di Cadibona. Principale corso d’acqua è il Centa, che sfocia presso Albenga.
In modo analogo che per il Comune, la popolazione provinciale ha presentato un continuo decremento negli ultimi decenni del 20° sec., con attenuazione del fenomeno e tendenza alla stazionarietà o a una lieve ripresa nel primo decennio del 21°. Le correnti migratorie interne sono dirette soprattutto verso alcuni centri turistici costieri (Albenga) e verso i comuni più affermati sotto il profilo produttivo.
Voci importanti dell’economia provinciale sono il turismo (numerose le stazioni balneari di fama internazionale, tra cui Alassio, Spotorno, Varazze), l’industria (settori metalmeccanico, cantieristico, elettrotecnico, chimico, alimentare, della lavorazione del vetro), ubicata tra Vado Ligure e S. e nella valle della Bormida (Cairo Montenotte), e le colture floreali (Albenga), che rappresentano circa i tre quarti del fatturato del settore agricolo.