seno In senso proprio, rientranza, avvallamento, oppure cavità, concavità.
1. Anatomia comparata
S. assiale Negli Echinodermi, cavità in cui sbocca il canale petroso, e che a sua volta comunica con l’esterno mediante i pori della piastra madreporica.
S. ipotimpanico Cavità della bolla timpanica dell’orecchio medio dei Mammiferi; è sviluppato nei Roditori, Ungulati e Carnivori.
S. del latte Cavità a fondo irregolare e cavernoso (detta anche cisterna del latte) situata in fondo al canale di ciascun capezzolo delle mammelle dei Ruminanti; in essa sboccano i condotti escretori di numerosi lobi ghiandolari. S. di Morgagni Insaccatura presente in ciascun lato della laringe dei Mammiferi, detta anche ventricolo laringeo. Generalmente di piccole dimensioni, molto sviluppato in alcune scimmie, forma il sacco vocale che funziona da risonatore.
S. palliale Cavità formata dal ripiegamento del mantello nei Molluschi Bivalvi e nei Brachiopodi.
S. pericardio Negli Artropodi, vasta cavità che circonda il vaso dorsale del cuore.
S. romboidale Infossamento della parte posteriore del neurasse dei Vertebrati, in uno stadio di chiusura incompleta. Vi si incuneano il connettivo e i vasi sanguigni del setto dorsale. Nell’adulto corrisponde a una dilatazione del canale midollare, nella regione lombo-sacrale.
S. venoso Compartimento del cuore dei Vertebrati situato in posizione caudale, nel quale sboccano le vene cave che portano il sangue venoso refluo da tutte le parti del corpo. Ha pareti sottili e si continua direttamente con l’atrio. Questa struttura si trova nei Petromizontiformi e nei pesci, esclusi i Dipnoi. Nel cuore tri- o quadriloculare degli altri Vertebrati il s. venoso è più o meno completamente fuso con l’atrio di destra. Nell’embrione il s. venoso è evidente nella parte caudale del cuore: vi sboccano i dotti di Cuvier e le vene onfalo-mesenteriche. Durante lo sviluppo, in conseguenza della curvatura a S che subisce il tubo cardiaco, si sposta verso l’estremità cefalica del cuore e si fonde con l’atrio destro.
Spazio o solco mediano, verticalmente disposto e corrispondente alla regione sternale, che nel petto della donna in età fertile è compreso tra le mammelle.
S. carotideo Modica dilatazione che presenta l’arteria carotide comune in prossimità della sua biforcazione. Per la presenza di pressocettori e fibre nervose afferenti avventiziali che lo mettono in rapporto con i centri bulbari cardiaci e vasomotori, riveste particolare importanza nella regolazione riflessa della pressione arteriosa e della frequenza del ritmo cardiaco. La stimolazione meccanica di tali fibre, come la compressione esercitata dall’esterno, determina una riduzione della frequenza cardiaca e una vasodilatazione con diminuzione della pressione arteriosa. Per sindrome del s. carotideo si intende un quadro clinico imputabile a un’esagerata sensibilità del s. carotideo agli stimoli meccanici su di esso esercitati, e caratterizzato da brusco abbassamento della pressione arteriosa, bradicardia, e perfino temporanea asistolia. In presenza di episodi recidivanti e sintomatici può essere indicato l’impianto di un pace-maker.
S. cavernoso Uno dei s. della dura madre encefalica (➔ meninge). La sindrome del s. cavernoso, osservabile in diverse condizioni morbose (per es. neoplasie dell’ipofisi), consiste nella paralisi dei nervi oculomotori con esoftalmo e dolori al bulbo oculare. Gli altri s. della dura madre sono quelli laterali, occipitali, petrosi, sagittali ecc. S. coronarico Dilatazione terminale della grande vena coronaria del cuore.
S. frontale Ciascuna delle due cavità accessorie delle fosse nasali, scavate nello spessore dell’osso frontale, che occupano lo spazio sovrastante alla radice del naso estendendosi più o meno lateralmente, al di sopra delle arcate sopraccigliari.
S. mascellare Spaziosa cavità presente nello spessore di ciascun osso mascellare superiore e comunicante con la corrispondente fossa nasale. È detto anche antro di Highmore. S. sferoidale Ciascuna delle due cavità che sono contenute nel corpo dello sfenoide e comunicano con la rispettiva fossa nasale.
Nodo del s. Formazione intracardiaca appartenente al sistema specifico di conduzione a livello del quale origina l’impulso elettrico cardiaco.
Regione s.-atriale La parte dell’atrio destro che corrisponde alla regione del s. venoso nel cuore embrionale.