Tianjin Città della Cina settentrionale (4.933.106 ab. nel 2003), posta a 100 km circa a SE di Pechino, che costituisce, con la sua agglomerazione metropolitana, una municipalità autonoma (11.300 km2 con 10.240.000 ab. nel 2005). Di antica origine, sorge su una pianura alluvionale, continuamente modificata dai vari affluenti del Bai He nel punto in cui questo e il Gran Canale (che collega T. con Hangzhou) si uniscono formando il fiume Hai. La posizione geografica di T. ne ha favorito lo sviluppo economico e demografico, e oggi la sua agglomerazione è una delle maggiori aree produttive e commerciali del paese. Le funzioni commerciali, infatti, da sempre intensamente praticate, hanno favorito, negli anni 1920, il formarsi di un buon apparato industriale. Sulla sinistra del fiume Hai si sono successivamente localizzate industrie per la raffinazione del sale, impianti metallurgici e chimici, vetrerie, industrie tessili (produzione di filati di cotone, lana, fabbricazione di tappeti ecc.), industrie meccaniche e di precisione, industrie farmaceutiche e alimentari. Successivamente, è stato notevole lo sviluppo del comparto dell’elettronica. Il porto, dotato di ottime attrezzature, è il più importante delle regioni settentrionali.
Centro di scarsa importanza fino alla metà del 19° sec., nel 1861 T. fu aperta al commercio estero. A cominciare dal 1860 furono istituite dal governo cinese concessioni alla Gran Bretagna, al Belgio, alla Francia, all’Italia (dal 1902), al Giappone, alla Russia. T. fu teatro di duri combattimenti nel 1900, durante la rivolta dei Boxer. Occupata dai Giapponesi nel luglio 1937, fu liberata nell’ottobre 1945 dalla 94ª armata cinese. Con l’accordo dell’11 gennaio 1943 stipulato tra i governi di Londra e di Washington e quello di Chongqing (cui aderirono successivamente gli altri Stati appartenenti alle Nazioni Unite), Inglesi e Statunitensi avevano rinunciato alle loro concessioni; la rinuncia dell’Italia alla sua concessione (0,5 km2 con 10.000 ab. ca.), fu confermata dal trattato di pace di Parigi (1947). Il 15 gennaio 1949 entrarono a T. le truppe di Mao Zedong.
Trattati di T. (noti come Trattati di Tientsin) I primi furono conclusi a T. il 26-29 giugno 1858, dopo l’occupazione della città a opera degli Anglo-Francesi nel corso della guerra che li oppose alla Cina nel 1856-60, ampliarono le servitù imposte alla Cina alla fine della guerra dell’oppio (1842), in favore di Gran Bretagna, Francia, USA e Russia. Essi stabilivano la residenza dei rappresentanti delle potenze a Pechino, la libertà di navigazione per le navi straniere sul Chang Jiang, l’apertura di altri 10 porti, la libertà per gli stranieri di viaggiare in Cina e la possibilità per i missionari di diffondere la religione cristiana. Furono ratificati da trattato di pace firmato al termine della guerra
A T. fu firmato, il 9 giugno 1885, il trattato che, a conclusione della guerra franco-cinese, obbligò la Cina a ritirare le proprie truppe dal Tonchino, occupato dalla Francia, e a cedere a quest’ultima l’Annam.