(arabo Dijla) Uno dei più lunghi e importanti fiumi del Vicino Oriente (1950 km; bacino di 375.000 km2). Nasce da un piccolo lago (Hazar Gölü) nel Tauro Armeno, in territorio turco. Dopo aver segnato il confine tra Siria e Turchia si addentra in una profonda gola, e poi, a monte di Mosul, scorre nella zona piana della Giazīra, dove il suo letto si fa più largo e il suo profilo diventa più regolare. Scorre, quindi, con direzione quasi parallela ai monti del Kurdistan e ai Monti Zagros, dai quali riceve affluenti assai ricchi di acque come il Grande e il Piccolo Zab e la Diyala. Presso la confluenza con questo fiume, poco a S di Baghdad, il T. si avvicina molto all’Eufrate, mantenendo per un certo tratto la sua corrente vicina e parallela a quello. La strozzatura che ne deriva separa la Giazīra o Mesopotamia centrale dalla Mesopotamia meridionale, che si estende oltre la confluenza dei due fiumi fino alle rive del Golfo Persico. Dopo la confluenza con l’Eufrate (64 km a monte di Bassora), in zona paludosa, prende il nome di Shaṭṭ al-‛Arab (➔) ; questo si getta nel Golfo Persico, dopo aver ricevuto le acque del Karun.
Il T., meno lungo dell’Eufrate, lo supera per abbondanza di acque; la portata media del T. a Baghdad risulta di 1150 m3/s., con minimo in ottobre e massimo in aprile. Le torbide sono copiose (52.000.000 t all’anno) e i sedimenti del T. insieme con quelli dell’Eufrate hanno formato un’ampia area deltizia colmando la parte più interna del Golfo Persico. Le principali aree irrigate tramite un complesso sistema di canali si trovano in corrispondenza della confluenza della Diyala, intorno allo sbarramento di Kut e alla cittadina di al-Amarah.