varo tecnica Nella tecnica delle costruzioni in acciaio e in cemento armato, manovra di scorrimento di una struttura da sistemare nella sua sede definitiva.
Il v. di grosse travi in cemento armato precompresso o in acciaio si rende necessario soprattutto per ponti a più luci di tipo viadotto, su vallate ampie e profonde, ove risulterebbe oneroso il sostegno con centinature fisse. L’operazione può avvenire in vari modi. Le travi composte d’acciaio a parete piena possono essere fatte scorrere su appositi rulli e varate a sbalzo da un estremo sorreggendo l’estremità dello sbalzo con funi durante il v.; nello stesso modo possono essere varate le travi in cemento armato precompresso. Il v. di travi semplicemente appoggiate in cemento armato precompresso si effettua in molti casi mediante il carro di v., struttura formata da due travi reticolari d’acciaio che sostiene la trave e, avanzando lentamente, la trasporta nella sede definitiva dove la trave stessa viene calata (➔ prefabbricazione). trasporti Operazione mediante la quale la nave abbandona lo scalo sul quale è stata costruita e discende in mare. Il v. è stato per lungo tempo l’atto più importante nella costruzione di una nave, ma essendosi ormai affermata la pratica di costruire le navi all’interno di bacini, si è ridotta la necessità del v. stesso: al termine dei lavori, i bacini vengono allagati e le navi galleggiano direttamente. Più raramente, si trasferisce la nave, una volta costruita, su un pontone, che viene rimorchiato su fondali sufficientemente profondi e affondato, lasciando la nave libera di galleggiare.