(V.-sur-Meuse) Città della Francia orientale (20.000 ab.), nel dipartimento della Mosa, in Lorena. Giace sulle rive della Mosa a 200 m. s.l.m., ed è un importante nodo di comunicazioni. Industrie tessili, alimentari, tipografiche.
Occupata da Clodoveo nel 502, Verdunum fece da allora parte della monarchia franca, e, per la sua posizione geografica, ebbe notevole importanza specialmente a partire dal 9° secolo. Dopo il trattato di pace dell’843, V. entrò a far parte della Lotaringia, per passare poi all’Impero. Saccheggiata da Normanni e Ungari, contesa, negli ultimi decenni del 10° sec., fra Lotario e Ottone II, V. era sede di una dinastia comitale; nel 1028 il titolo passò ai vescovi. Insieme con Toul e con Metz, la città e i suoi possessi costituirono il territorio dei Tre Vescovati. Nel 12° sec. ebbe inizio l’organizzazione comunale. Rimasta fino alla metà del 16° sec. nell’orbita dell’Impero, V. fu occupata nel 1552 dal re di Francia Enrico II e restò poi definitivamente sotto la monarchia francese per il trattato di Vestfalia (1648). Nella Prima guerra mondiale vi si combatté una lunga e sanguinosissima battaglia
Battaglia di V. Ebbe inizio il 21 febbraio 1916, durante la Prima guerra mondiale, con l’attacco dell’esercito tedesco, che si proponeva di logorare le forze alleate prevenendo l’offensiva che queste avevano deciso di scatenare sul fiume Somme in primavera. Dopo aspri combattimenti e una guerra di posizione dalle rispettive trincee, la controffensiva anglo-francese sulla Somme scattò il 1° luglio, riportando la situazione, dal punto di vista territoriale, allo stato precedente l’attacco. Le perdite furono circa 350.000 per gli Alleati e 280.000 per i Tedeschi.
Trattato di V. Fu stipulato il 10 agosto 843 a conclusione delle lotte scoppiate tra i figli di Ludovico il Pio (morto nel giugno 840): Carlo il Calvo, Ludovico il Germanico e Lotario. Con esso furono disegnati, in modo sia pur grossolano e confuso, i nuclei delle tre future nazionalità italiana, francese e tedesca. A Lotario fu riconosciuto il titolo imperiale, ma con autorità effettiva solo sulla Frisia, sull’Austrasia centro-orientale (una striscia di territorio che in seguito, da Lotario II, ebbe nome Lotaringia) e sul Regno d’Italia. A Ludovico il Germanico furono attribuite la Baviera, Worms, Spira, Magonza, la Sassonia e l’Alemannia, cioè la maggior parte dei paesi di lingua tedesca; a Carlo il Calvo tutto il territorio dell’odierna Francia a O della Schelda, della Mosa, della Saona e del Rodano, fino ai Pirenei.