Regista giapponese (Kawaguchi 1935 - Tokyo 2016). Particolarmente noto per le sue produzioni in lingua giapponese di W. Shakespeare e delle tragedie greche, nelle sue regie N. ha saputo ben coniugare la tradizione del teatro giapponese con le tecniche artistiche occidentali.
Si formò come attore nella compagnia del teatro Seihai, legata allo shingeki e ispirata al naturalismo e alle tecniche di recitazione del teatro occidentale. Nell'ambito del movimento del teatro d'avanguardia sviluppatosi a Tokyo negli ultimi anni Sessanta, formò due compagnie indipendenti, la Gendaijin gekijō e la Sakura sha. Nel 2006 ha fondato un nuovo laboratorio teatrale per attori non professionisti di età superiore ai 55 anni chiamato Saitama gold theatre.
Esordì nella regia con la commedia di K. Shimizu Shinjō afururu keihakusa («Frivolo ma pieno di sentimento», 1969). Raggiunse vasta popolarità con Romeo and Juliet (1974), per la compagnia Tōhō, seguito da vari allestimenti di classici del teatro europeo (Medea, 1983; il violento e vibrante Ninagawa Macbeth, 1985, ispirato alla cultura dei samurai; The tempest, 1988; l'opera The flying dutchman, 1993, con il direttore d'orchestra S. Ozawa; Peer Gynt, 1994). Tra le opere di autori giapponesi classici e contemporanei, ha diretto: Chikamatsu shinjū monogatari («Suicidio d'amore di Chikamatsu», 1989) di M. Akimoto, adattamento di tre opere del drammaturgo dell'antico kabuki Chikamatsu Monzaemon; Sotoba-Komakhi («Komakhi accanto allo stupa», 1990) di Y. Mishima; Tango fuyu no owari ni («Tango alla fine dell'inverno», 1991, in inglese) di Shimizu; Chikamatsu shinjū monogatari-sore wa koi («Storia del suicidio d'amore di Chikamatsu: l'amore è questo», 2001), nuova versione della pièce. Tra i lavori più recenti sono ancora da ricordare: Yokubou to iu na no densha («Un tram chiamato desiderio», 2002) di T. Williams; Okini mesumama («Come vi piace», 2004) di W. Shakespeare; Oresutesu («Oreste», 2006) di Euripide; Korioreinasu («Coriolanus», 2007); Caligola (2007).