Antropologo sociale inglese (Birmingham 1881 - Londra 1955). Partendo dall'analogia tra sistema sociale e organismo biologico, propose un modello funzionalista della società mirato a spiegare le interconnessioni tra le strutture e i processi della vita sociale attraverso la classificazione delle strutture sociali, la descrizione del modo in cui esse operano e l'analisi della genesi di nuovi tipi di strutture. Secondo R.-B. la funzione di ogni attività ricorrente risiede nel contributo che essa fornisce al sistema sociale globale.
Fu prof. di antropologia nelle univ. di Città del Capo (1921-26), Sydney (1926-31), Chicago (1931-37), Oxford (1937-46), infine prof. di sociologia ad Alessandria d'Egitto. Fu fortemente influenzato dalle teorie sociologiche di E. Durkheim e W. H. Rivers e sotto alcuni aspetti anche dalla psicologia di W. McDougall. Particolarmente importanti per lo sviluppo di un'antropologia scientifica sono i suoi studi metodologici, in cui è avvertibile, per l'insistenza sul ruolo del metodo induttivo, l'influenza della filosofia della scienza di W. Whewell. Contro l'approccio storico proprio degli evoluzionisti e diffusionisti, R.-B. si pose l'obiettivo di considerare i fenomeni sociali alla stessa stregua dei fatti naturali, nell'intento di rendere possibile la scoperta di leggi obiettive mediante operazioni di ricerca, comparazione e verifica empirica. Distanziandosi in maniera netta dal funzionalismo di B. Malinowski, R.-B. pone l'accento non tanto sul concetto di «cultura», oggetto delle riflessioni di Malinowski, quanto sul concetto di «struttura sociale», muovendosi in direzione piuttosto di un'antropologia sociale comparata che di un'antropologia culturale. Pur accettando il concetto di funzione, la sua impostazione teorica mette particolarmente in luce quello di struttura, concependo la società come un sistema di elementi interdipendenti, funzionalmente connessi a fini di integrazione e adattamento. Una particolare struttura sociale sarebbe infatti concepibile, secondo R.-B., come un sistema di relazioni in cui interessi e valori individuali sono integrati e adattati in un quadro di valori sociali realizzati in norme istituzionali. Nel suo studio The social organization of Australian tribes (1931) si occupò in profondità, sintetizzando una gran mole di materiale, del linguaggio, dei costumi, degli istituti (matrimonio), dei sistemi di parentela degli aborigeni australiani. Importanti anche gli scritti (raccolti nel volume Structure and function in primitive society, 1952, 2a ed. 1965; trad. it. 1968) sul totemismo, sulla legge primitiva, sulla successione patri- e matrilinea; lo studio sui sistemi di parentela anticipa, per alcuni versi, i risultati teorici di C. Lévi-Strauss. Notevole anche lo studio sulle isole Andamane, che visitò negli anni 1906-08 (Andiman islanders, 1922, 2a ed. 1948).