Processi che portano alla trasformazione di rocce silicatiche di natura diversa in allititi (lateriti, bauxiti, argille diasporiche ecc.). Il processo di formazione di lateriti e bauxiti lateritiche è diverso da quello delle bauxiti tipo ‘terra rossa’.
Il formarsi di una piattaforma lateritica, di norma costituita da una copertura di limonite pisolitica quasi pura, da una zona intermedia di laterite e bauxite e da una zona inferiore di litomarge con strati ferruginosi, dipende dal seguente processo di alterazione in sede: durante le piogge, le acque penetrano attraverso gli interstizi delle rocce e poi fuoriescono alla base delle scarpate portando via le materie solubili e depositando come litomarge in basso le particelle finemente sospese; con l’inizio del periodo di siccità si ha una potente azione capillare con la quale la limonite è portata in superficie da zone poco profonde; lo spostamento delle sostanze ferruginose conduce così, se è stata spostata anche la silice, alla formazione di una zona di bauxite. Per spiegare lo spostamento in basso della silice e quello in alto degli idrossidi di ferro taluni ammettono anche il manifestarsi del fenomeno elettrocinetico dovuto alla presenza dei sol e dei gel derivati dall’alterazione dei silicati delle rocce originarie.
La formazione dei depositi di bauxite tipo ‘terra rossa’, ossia delle maggiori zone bauxitiche mediterranee (Spagna, Francia, Italia ecc.), è invece un processo di alterazione in sede accompagnato da successivo trasporto e deposito del materiale di nuova formazione. La bauxite tipo ‘terra rossa’ è cioè un materiale residuale (fango rosso), lasciato da certi calcari rosa del Cretacico superiore e dell’Eocene disciolti da acidi deboli, poi trasportato e depositato nelle cavità dei calcari stessi rimasti.