Erba annua (Arachis hypogaea) delle Fabacee, nota anche come nocciolina americana; ha fusti eretti o prostrati, foglie composte di due paia di foglioline, fiori gialli; dopo la fecondazione lo stipite che porta l’ovario si allunga, si dirige verso il suolo e spinge l’ovario fecondato nel terreno dove questo penetra fino a circa 8 cm di profondità per completare la maturazione del frutto. Questo è un legume oblungo, a superficie reticolata, indeiscente, più o meno strozzato, a pericarpio spugnoso, con 1-4 semi ovoidei, con tegumento sottile, biancastro, bruno o rosso-violaceo e contenenti nei grossi cotiledoni zucchero, amido e protidi (in totale 30%) e 40-50% di olio. Probabilmente è originaria del Brasile, dove crescono tutte le 8 specie di Arachis.
È coltivata con numerose varietà in tutti i paesi caldi. I maggiori produttori sono Cina, Unione Indiana, Stati Uniti, Nigeria e Indonesia. La coltura richiede terreni piuttosto sciolti e non si adatta a quelli siccitosi; si semina alla fine di aprile o in maggio e si raccoglie in ottobre.
I semi possono essere consumati direttamente come frutta, previa tostatura; servono anche quale surrogato del cacao, per fare il burro d’a. ecc., ma specie per l’estrazione dell’olio. Questo è estratto per pressione dai semi previamente sgusciati e macinati: l’olio di 1a pressione (a freddo) è limpido, chiaro e di sapore gradevole e si usa come commestibile. Gli oli di 2a e 3a pressione sono più colorati e di sapore forte e si usano principalmente nell’industria. L’olio di a., che appartiene alla classe degli oli non essicativi, è caratterizzato dalla presenza di gliceridi dell’acido arachico e lignocerico, oltre a quelli dell’acido ipogenico, palmitico, stearico ecc.; a volte è sofisticato con oli di altri semi e serve talora per sofisticare quello d’oliva. La densità varia tra 0,917 e 0,920 g/cm3. Dalle proteine dei semi si ricava una fibra tessile.