In riferimento a organi vegetali, il raggiungimento della fase finale dello sviluppo morfologico e fisiologico. In particolare si parla di m. per i semi eduli o i frutti, in quanto con la m. raggiungono le qualità che li rendono utili e di sapore gradevole.
Importanti modificazioni morfologiche e chimiche avvengono durante la m. del seme. I carboidrati solubili (principalmente glucosio e levulosio) si trasformano in composti insolubili, come amido ed emicellulose; così anche i composti azotati subiscono varie trasformazioni e cioè dagli amminoacidi a pochi atomi di carbonio si arriva alle proteine del seme maturo con peso molecolare elevato che talora si condensano in particolari inclusi cellulari, i granuli di aleurone. Anche i grassi sono presenti nei semi, in quantità varia, da scarsa, come nei semi amilacei, a molto elevata, come nei semi oleosi, che ne contengono fino oltre il 50% del peso. Nei semi inoltre si accumulano sostanze minerali, come composti di fosforo, potassio, magnesio, calcio e zolfo, che sono gli elementi indispensabili nei primi stadi di sviluppo della plantula. Durante la m. dei semi è notevole la progressiva disidratazione di tutti i loro tessuti.
Per quanto riguarda la m. dei frutti, in seguito alla fecondazione del fiore si verifica un attivo trasporto di sostanze minerali e organiche dagli organi vegetativi verso l’ovario, dove si accumulano nei semi o nelle pareti dell’ovario stesso, il quale assume gradualmente l’apparenza del frutto. La migrazione delle sostanze è tanto attiva che impedisce alla pianta ogni ulteriore sviluppo; viceversa, se la formazione degli organi riproduttivi non ha luogo (per mancata fecondazione, per asportazione artificiale di fiori ecc.), le sostanze vengono impiegate nell’accrescimento del fusto, delle foglie, delle radici, per cui la pianta assume un aspetto rigoglioso.
I frutti, raggiunto un certo sviluppo, entrano nel periodo di m. colorandosi nella parte più esposta alla luce e al sole, ossia invaiano. Si distingue una m. fisiologica, che coincide con la completa formazione dell’embrione nel seme, e una m. industriale o economica, che corrisponde al grado richiesto dal commercio e che, di solito, è raggiunta prima di quella fisiologica. Si può accelerare la m. di vari frutti con il calore; diversi idrocarburi vengono utilizzati per accelerare la velocità dei processi biochimici.
In metallurgia, processo di precipitazione di una fase da una soluzione solida soprassatura, previamente sottoposta a tempra di soluzione. La precipitazione può avvenire spontaneamente, a temperatura ambiente, nel qual caso si parla di m. naturale, o sotto l’azione del calore a una temperatura superiore (m. artificiale).
Nell’industria tessile, si parla di m. di una fibra vegetale in rapporto allo stato di maggiore o minore m. del vegetale da cui si ricava la fibra medesima. Particolare rilevanza ha il grado o indice di m. del cotone, in quanto dal valore di questo dipendono in gran parte le proprietà dei filati e dei tessuti: la m. della fibra infatti ha diretta influenza sulla elasticità, sulla tenacità e sulla finezza.
Nell’industria casearia, il m. dei formaggi è il complesso di trasformazioni biochimiche che subisce in modo particolare la caseina del formaggio, durante la sosta delle forme nei magazzini dei caseifici. La m. produce sostanze facilmente solubili, acidi volatili ecc., che conferiscono all’alimento sapore caratteristico. Nell’industria lattiero-casearia il maturatore è il serbatoio cilindrico in cui si realizzano particolari trasformazioni microbiologiche del latte o della crema di latte (preparazione di burro, latti fermentati, formaggi); è dotato, in genere, di un agitatore e di un’intercapedine in cui circola un fluido riscaldante.