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astrolatria

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Culto o adorazione degli astri. Qualche elemento di a. si trova in quasi tutte le religioni, in relazione, almeno in parte, con la natura uranica che spesso ha l’Essere supremo nelle religioni dei popoli primitivi. Ma di a. in senso stretto si può parlare solo per le civiltà nelle quali gli astri cominciano a presentarsi come una categoria di oggetti ben distinta e comprendente una serie di realtà (Luna, Sole, pianeti), nelle quali è sperimentata un’intima solidarietà di natura. Tra gli astri ha particolare importanza, per la formazione dei calendari, la Luna, ma nelle civiltà superiori il posto principale spetta al Sole.

L’a., e quindi l’astrologia, ha assunto particolare sviluppo nella Mesopotamia: le divinità principali furono identificate con pianeti e costellazioni, sì che l’intero pantheon babilonese e assiro furono collocati nella volta celeste; per la tendenza alla sistematicità propria dei Babilonesi, l’a. divenne una vera e propria concezione dell’Universo e della vita. Dalla regolarità dei moti celesti e dalla natura divina degli astri si concluse che da essi era governata la vita degli uomini e del mondo. Da questa concezione si trasse poi la conseguenza che, se il destino è immutabile, si può leggerlo negli astri, esaminandone corso, qualità, cambiamenti: dall’a. si sviluppa dunque l’astrologia. Linee fondamentali dell’a. babilonese passarono nel mondo greco e quindi in quello ellenistico, da cui ricevettero veste più filosofica e rigorosa durante l’epoca seleucidica.

Vedi anche
Ḥarrān Ḥarrān (gr. Κάρραι; lat. Carrae o Carhae; italianizz. Carre) Antica città della Mesopotamia. Compare nelle fonti accadiche come Kharrānu («via») e nell’Antico Testamento come Ḥarān. Se ne hanno notizie fin dagli inizi del 2° millennio a.C. Nel 14° sec. apparteneva al regno dei Mitanni; quindi passò ... Bardesane ‹-ʃ-› (siriaco Bar Dayṣān, gr. Βαρδεσάνης, lat. Bardesanes). - Gnostico siro (Edessa 154 circa - ivi 222 circa), vissuto alla corte di Abgar IX; di origine orientale, assorbì la cultura dell'Occidente e cercò di fondere le due tradizioni in un sincretismo, conforme all'ambiente, e che dominò anche la ... divinità divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste. sorte Forza che si immagina regolare in modo imprevedibile le vicende umane, senza che la volontà degli uomini possa nulla contro di essa, e il complesso delle vicende e delle condizioni materiali e morali che essa distribuirebbe a ciascuno degli uomini. religione Ciascuno degli oggetti di varia natura (pietre, ...
Categorie
  • DOTTRINE TEORIE CONCETTI in Religioni
  • PRATICHE RITUALI E LITURGICHE in Religioni
Tag
  • MESOPOTAMIA
  • ASTROLOGIA
  • BABILONESI
  • LUNA
Altri risultati per astrolatria
  • ASTROLATRIA e Astralismo
    Enciclopedia Italiana (1930)
    Astrolatria (dal gr. ἀστηρ "astro" e λατρεία "culto") vale "adorazione degli astri", cioè del sole, della luna, delle stelle, dei pianeti e delle costellazioni. Per astralismo s'intende quella concezione della vita e dell'universo che ha per fondamento l'astrolatria, la divinità degli astri e la loro ...
Vocabolario
astrolatrìa
astrolatria astrolatrìa s. f. [comp. di astro- e -latria]. – Culto o adorazione degli astri, spec. del Sole, della Luna e dei principali pianeti, diffuso presso molte popolazioni antiche (Sumeri, Assiri, Babilonesi, Egizî, ecc.).
astralismo
astralismo s. m. [der. di astrale]. – 1. Sinon. poco com. di astrolatria. 2. Teoria che tende a spiegare i miti come originati dall’osservazione degli astri.
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