Città della Francia orientale (50.417 ab. ca. nel 1999), capoluogo del dipartimento Belfort Territoire de B., sulle rive del fiume Savoureuse, tra i Vosgi e il Giura. È al centro della stretta detta Porta (Trouḥe) di B. o Porta di Borgogna, storicamente importante come zona di passaggio fra la valle della Saona e il bacino del Reno. Come centro industriale ha avuto rilievo dopo il 1871 per l’immigrazione dei capitali, del personale direttivo e degli operai alsaziani. Le principali industrie sono la tessile (cotonificio) e la meccanica (materiale ferroviario).
Già fiorente nel 14° sec. per i commerci e le fiere annuali, si sviluppò ulteriormente con gli Asburgo, ai quali andò per il matrimonio di Giovanna II, nipote di Rinaldo di Borgogna, con Alberto II lo Zoppo, langravio dell’Alta Alsazia. Passata alla Francia nel 1648, con il trattato di Vestfalia, divenne una delle più formidabili fortezze europee grazie ai lavori di fortificazione che Luigi XIV affidò nel 1686 a Vauban. Durante la guerra franco-prussiana, nel febbraio 1871, sostenne un assedio di 103 giorni, finché la convenzione tra governo francese provvisorio e Bismarck la consegnò all’Impero germanico, che vi mantenne l’occupazione militare sino al 1873. Grande importanza ebbe il suo campo trincerato nella Prima guerra mondiale; durante la Seconda il maresciallo Pétain vi trasportò provvisoriamente la sede del governo collaborazionista francese.