(BLM) Movimento di protesta globale per la liberazione degli afroamericani dalla supremazia dei bianchi, fondato nel 2013 negli Stati Uniti da A. Garza, P. Cullors e O. Tometi a seguito dell’assoluzione dell’assassino di T. Martin. Negli anni successivi il movimento ha organizzato manifestazioni di piazza per denunciare la brutalità contro i neri perpetrata dalle forze dell’ordine nelle carceri e nel corso di operazioni di polizia, che si sono progressivamente estese dagli Stati Uniti al Canada – degenerando talora in azioni violente criticate dalle frange più moderate dell'attivismo – e, in concomitanza con l’assassinio dell’afroamericano G. Floyd, ucciso a Minneapolis nel maggio 2020 durante un fermo di polizia, a numerose città europee. Stringendo saldi legami con le radici storiche della protesta nera, dalla lotta antischiavista fino ai movimenti per i diritti civili e contro il razzismo della seconda metà del XX secolo, il BLM ha creato attraverso il Web vasti spazi inclusivi da cui organizzare una lotta globale di liberazione dei neri, proponendo di riformare il sistema di sicurezza attraverso la riduzione dei fondi a disposizione delle forze dell’ordine e la loro riallocazione in favore di programmi di sostegno alle comunità nere; in senso più ampio, il movimento rivendica il diritto a ogni diversità, fino a comprendervi l’identità sessuale, l’appartenenza religiosa, lo status economico e le disabilità, e ribadisce inoltre la centralità delle espressioni culturali afroamericane all’interno del sistema mondiale dell’arte.