Cirillo (Kirill) I. – Sedicesimo patriarca di Mosca e di tutta la Russia (n. Leningrado, od. San Pietroburgo, 1946). Al secolo Vladimir Michailovič Gundjaev, è stato ordinato monaco nel 1969; completati gli studi presso l’Accademia teologica di Leningrado, vi ha insegnato Teologia dogmatica e patrologia e ne è stato rettore (1974-84). Vescovo di Vyborg (1976), arcivescovo di Smolensk (1984), poi di Kaliningrad (1988) e metropolita (1991), ha predisposto la bozza del nuovo Statuto della Chiesa ortodossa russa approvato nel concilio del 1988, dirigendo dal 1996 i lavori per l’elaborazione dei Fondamenti della concezione sociale della Chiesa ortodossa russa, promulgati dal concilio episcopale nel 2000. Il 27 gennaio 2009 è stato eletto patriarca, succedendo ad Alessio II: le linee programmatiche della sua azione prevedono un’efficace missione della Chiesa realizzata attraverso la riorganizzazione dei dipartimenti sinodali, la creazione della commissione interconciliare permanente, la riforma dell’amministrazione dei monasteri e dei tribunali ecclesiastici, in un quadro di rinnovamento e apertura al dialogo interreligioso di cui ha attestato lo storico incontro tra il patriarca e papa Francesco avvenuto nel febbraio 2016 all’Avana, anche in vista del primo Santo e Grande Concilio della Chiesa Ortodossa tenutosi a Creta giugno dello stesso anno, in cui dopo dodici secoli si sono riuniti i patriarchi e i rappresentanti di tutte le Chiese ortodosse. A ribadire le posizioni duramente conservatrici e l'avvicinamento della Chiesa ortodossa alle forze armate nell'ambito di un sistema di rapporti di tipo giurisdizionalista tra Stato e potere religioso, nel marzo 2022 il patriarca ha assunto posizioni estremamente nette a favore dell'invasione ucraina della Russia, che hanno suscitato critiche aspre e ampiamente condivise.