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cloroplasto

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Plastidio che contiene la clorofilla. I c. si trovano singoli o numerosi nelle cellule delle parti della pianta esposte alla luce; mancano nelle oloparassite, nelle saprofite (funghi, batteri ecc.) e nei Cianobatteri. Sono di forma e grandezza differenti nelle diverse specie, per lo più lenticolari dalle Briofite in su, con forma a nastro, stellata, reticolata nelle piante inferiori.

fig

I tre tipi di plastidi presenti nelle piante, i cromoplastidi contenenti pigmenti, gli amiloplastidi contenenti amido e gli elaioplastidi contenenti oli e lipidi, presentano lo stesso tipo di DNA e derivano da piccoli organelli circondati da membrana, chiamati proplastidi. Il processo della formazione dei c. (biogenesi) è stimolato dalla luce: con l’esposizione a questa il proplastidio aumenta di dimensioni e la membrana più interna delle due che lo circondano forma delle vescicole, che poi si dispongono in pile nelle strutture denominate grana (d in fig.). Le proteine e i pigmenti di clorofilla necessari per la fotosintesi vengono prodotti nel c. appena formato e subito localizzati nelle membrane tilacoidi che formano i grana o nello stroma (a in fig.) che li circonda. Ricerche al microscopio elettronico hanno evidenziato due tipi fondamentali di c.: lamellari (b in fig.), contenenti soltanto lamelle continue, e granulari, nei quali si hanno lamelle dello stroma, meno dense, e lamelle dei grani o tilacoidi (c in fig.).

La genetica molecolare ha fornito numerose informazioni sulla struttura del DNA dei c., detto cpDNA, e sulla localizzazione dei geni la cui organizzazione varia fra le diverse specie di piante e alghe. Nelle piante più evolute i cpDNA variano nelle dimensioni da 120 a 160 chilobasi, mentre nelle alghe verdi, a eccezione di Acetabularia (2000 chilobasi), variano da 85 a 292 chilobasi. Nelle 200 specie di piante in cui è stato caratterizzato, il cpDNA ha una forma circolare chiusa, anche se non si può escludere, per alcune specie, una disposizione lineare. Il corredo genico essenziale e comune comprende geni che codificano gli RNA ribosomiali, gli RNA transfer, alcune proteine ribosomiali, vari peptidi dei fotosistemi che sono coinvolti nella cattura della luce solare, la subunità catalitica dell’enzima ribulosio 1,5-difosfatocarbossilasi e 4 subunità di una RNA-polimerasi specifica di questo organello. La maggior parte dei cpDNA ha una coppia di grandi regioni ripetute e invertite che contengono geni per gli RNA ribosomiali.

A livello molecolare, l’esposizione del c. alla luce comporta la trascrizione di numerosi geni. Una speciale classe di proteine pigmentate, chiamate fitocromi, sembra mediare questa e altre risposte alla luce. Assorbendo energia luminosa, i fitocromi acquistano la capacità di indurre altre proteine a stimolare la trascrizione di geni coinvolti nella biogenesi del cloroplasto. La formazione dei c. e la conservazione della loro struttura e funzione durante la vita di una pianta dipendono dall’espressione coordinata di geni nucleari e cloroplastici e dall’interazione dei loro prodotti proteici; questo è spiegabile se si tiene conto dell’origine endosimbiontica dei c. e dei mitocondri.

Vedi anche
tilacoide In botanica, sacco membranoso compresso, presente nei cloroplasti degli Eucarioti e nelle lamelle fotosintetiche libere dei Cianobatteri. Nei cloroplasti delle piante superiori che sintetizzano amido, i t. si dispongono in pila e formano degli aggregati, detti grani, nei quali si svolgono le reazioni ... plastidio Organello citoplasmatico delle cellule vegetali; i p. hanno aspetto diverso e a seconda della loro funzione si distinguono in cloroplasti, cromoplasti, leucoplasti, elaioplasti o lipidoplasti. clorofilla Pigmento verde contenuto nei cloroplasti delle piante e più in generale in tutti gli organismi che compiono la fotosintesi. Fu estratta con alcol nel 1817 da P.-J. Pelletier e J.-B. Caventou. Le c. presiedono ai processi fotosintetici consistenti nel fissaggio dell’anidride carbonica (CO2) atmosferica ... Archèi Microrganismi unicellulari che nell'albero filogenetico universale appartengono al regno Procarioti. Abstract di approfondimento da Archei di Pietro Cammarano (Enciclopedia della Scienza e della Tecnica) I rapporti filogenetici tra i diversi tipi di procarioti (gli organismi composti da cellule semplici ...
Categorie
  • ANATOMIA MORFOLOGIA CITOLOGIA in Botanica
Tag
  • GENETICA MOLECOLARE
  • ENERGIA LUMINOSA
  • RNA RIBOSOMIALI
  • RNA TRANSFER
  • CIANOBATTERI
Altri risultati per cloroplasto
  • cloroplasto
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Organello caratteristico delle cellule vegetali, collocato nelle parti delle piante esposte alla luce (eccettuate le oloparassite, saprofite e Cianoficee). È di colore verde per la presenza nel suo interno di molecole di clorofilla e può avere forma e grandezza differenti nelle diverse specie: a nastro, ...
  • CLOROPLASTO
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    Importanti informazioni sono scaturite dalle ricerche degli ultimi anni circa l'origine, la morfologia e l'infrastruttura, la composizione chimica dei cloroplasti, che sono gli organi fotosintetici delle piante verdi. Già la microscopia ottica ne aveva rivelato una minuta struttura granulare, determinata ...
Vocabolario
cloroplasto
cloroplasto s. m. [comp. di cloro- e -plasto]. – In botanica, organulo caratteristico delle cellule vegetali, nelle parti delle piante esposte alla luce (eccettuate le oloparassite, saprofite e cianoficee), di colore verde per la presenza...
-plasto
-plasto [dal gr. πλαστός «formato»]. – Secondo elemento di parole composte formate modernamente nella terminologia scientifica, nelle quali ha il sign. di «plastidio» (cloroplasto, cromoplasto) o di «cellula» (gimnoplasto, osteoplasto)....
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