Nel Medioevo, titolo sia di scritti consistenti essenzialmente in un raffronto, sia di sermoni tenuti in particolari adunanze come esercizio spirituale o scolastico.
C. legum Mosaicarum et Romanarum Opera della giurisprudenza postclassica romana, detta anche lex Dei, conservata attraverso tre diversi manoscritti e contenente un raffronto fra passi biblici, trasposti in latino, e frammenti tratti dai giuristi Gaio, Emilio Papiniano, Domizio Ulpiano, Giulio Paolo ed Erennio Modestino, oltre che dalle costituzioni imperiali comprese nei codici Gregoriano ed Ermogeniano. La composizione della C. risale a un’epoca immediatamente successiva a detti codici; l’aggiunta di una costituzione datata 390 d.C. è probabilmente frutto di un intervento posteriore. L’autore dell’opera, che era originariamente divisa in più libri (di cui restano solo alcuni titoli del primo), si proponeva di dimostrare ai pagani come taluni principi-base del diritto romano fossero stati in realtà anticipati dalla legge mosaica.