(ted. Deutscher Bund) Unione composta dai principi sovrani e dalle città libere della Germania, istituita con l’Atto fondamentale di Vienna dell’8 giugno 1815. Suoi scopi furono la sicurezza interna ed estera, l’indipendenza e l’integrità dei singoli contraenti. Alla Dieta, organo permanente con sede a Francoforte sul Meno, presieduta dall’Austria, spettava provvedere agli affari di ordinaria amministrazione. L’attività dell’Unione, segnata dalla rivalità tra Austria e Prussia, fu improntata a massime politiche antiliberali e conservatrici. Rimase in vita fino al 1866, quando l’esito della guerra austro-prussiana ne decretò lo scioglimento.
Per iniziativa della Prussia, e segnatamente del cancelliere O. von Bismarck, nello stesso anno fu creata la Confederazione della Germania del Nord, unione federale di 22 Stati a nord del Meno. La presidenza spettò al re di Prussia, rappresentato da un cancelliere federale. Il parlamento si compose di un Bundesrat, costituito dai rappresentanti dei singoli Stati, e di un Reichstag, eletto a suffragio universale. Furono unificati esercito, marina militare, regime doganale, servizio postale e telegrafico. Della politica della confederazione fu incontrastato arbitro la Prussia fino al suo dissolvimento nel Reich tedesco (1871).