Spostamento, per una causa qualsiasi, di un mobile da una sua ben determinata traiettoria; a volte è sinonimo di deflessione.
In ottica, modificazione del cammino rettilineo di raggi che si rifrangano o si riflettano.
D. (o deflessione) einsteiniana della luce D. dal cammino rettilineo che un raggio di luce subisce, secondo la teoria della relatività, passando in prossimità di un corpo di massa M (v. fig.). Il valore teorico dell’angolo α formato dalle direzioni del raggio prima e dopo l’inflessione è α=4GM/(c2R), dove G è la costante di gravitazione universale, c la velocità della luce, R la distanza del punto in cui si pensa concentrata la massa M dal raggio luminoso rettilineo (per es., per un raggio luminoso, proveniente da una stella, che passi tangente al Sole, R viene a essere il raggio del Sole). Poiché all’energia, quindi alla luce, può essere attribuita una massa, il raggio luminoso passando in prossimità di un corpo subisce l’attrazione gravitazionale.
In probabilità, la d. standard di una variabile aleatoria, di una distribuzione o di una popolazione è definita come la radice quadrata positiva della varianza (➔ probabilità) ed è una misura della dispersione statistica.
In metrologia e in statistica, in relazione a una serie di misure {x1, x2,…, xN} di una grandezza X si chiama d. standard (o scarto quadratico medio) la radice quadrata positiva σ del valor medio dei quadrati delle d. dalla media aritmetica
in
Se i valori {x1, x2,…, xN} sono stati osservati su un campione, si definisce la d. standard del campione come
e si dimostra che essa è la miglior stima per la d. standard dell’intera popolazione. La d. standard è l’indicatore più usato per stimare l’errore che si commette nell’assumere il valore vero di una grandezza uguale alla media aritmetica dei valori misurati.