Il problema dell’indefinita d. del reale (o della materia) si presenta al pensiero speculativo dei Greci fin dall’età presocratica. Dalla sua asserzione (che tradizionalmente viene attribuita a Zenone d’Elea, mentre in realtà questi non fece che presupporla in taluni dei suoi argomenti, come quello della dicotomia) nasce a poco a poco tutto quel complesso di questioni, che assai più tardi porterà alla concezione dell’infinitesimo e del suo calcolo.
Proprietà di un numero d’essere divisibile per un altro. I criteri di d. dei numeri interi sono regole che permettono di riconoscere se un numero è divisibile per un altro senza eseguire effettivamente la divisione. Le principali sono: a) un numero è divisibile per 2 se termina con cifra pari o con zero; b) un numero è divisibile per 4 se lo è il numero formato dalle due ultime cifre, oppure se il numero termina con 2 zeri; c) un numero è divisibile per 8 se lo è il numero formato dalle ultime tre cifre, oppure se il numero termina con tre zeri; d) un numero è divisibile per 3 se lo è la somma delle sue cifre; e) un numero è divisibile per 9 se lo è la somma delle sue cifre; f) un numero è divisibile per 11 se lo è la differenza tra la somma delle cifre di posto pari e la somma delle cifre di posto dispari; g) un numero è divisibile per 10, 100, 1000... se termina almeno con uno, due, tre zeri. Tali regole si giustificano con la teoria delle congruenze.