Presso gli antichi Greci, il tafano: un e., per volere di Era, punse Io mutata in vacca; Socrate, nell’Apologia di Platone, si paragona a un e. per Atene.
Già presso i Greci la parola indicava l’azione del nume che stimola nel mortale l’entusiasmo profetico o poetico. zoologia
Negli animali che manifestano una periodicità della riproduzione l’ e. erotico o sessuale o venereo (o epoca dei calori) è quello stato fisiologico caratterizzato da una forte pulsione sessuale in cui l’animale cerca gli individui di sesso opposto per accoppiarsi. Il periodo riproduttivo si chiama periodo estrale (comunemente periodo del calore) e quello non riproduttivo, durante il quale gli stimoli sessuali sono quiescenti, periodo anestrale, o di anestro. Il ciclo estrale comprende: proestro, che segna la fine dell’anestro e il risveglio dell’attività riproduttiva, l’e. vero e proprio durante il quale avviene l’accoppiamento; se l’accoppiamento non ha luogo, o non è seguito da fecondazione, l’e. può perdurare per un certo tempo, ma di regola è seguito dal metaestro, durante il quale gli stimoli sessuali tendono a scomparire, e il sistema genitale ritorna nelle condizioni di anestro. Il ciclo estrale può essere unico (animali monoestri) o plurimo (animali poliestri), come in alcuni Mammiferi, come il coniglio, la cavia, il topo. Gli ovini, i bovini, gli equini allo stato selvatico sono monoestri e hanno una sola stagione riproduttiva all’anno e ciclo monoestrale. Le razze domestiche sono per lo più poliestre.
Nel maschio il ciclo è meno evidente, ma in taluni animali può dar luogo a fenomeni abbastanza cospicui, come la discesa periodica dei testicoli nello scroto (Roditori), la muta dei palchi nei cervi ecc. Negli Uccelli il ciclo riproduttivo è anche molto spiccato e in stretto rapporto (come, del resto, nei Mammiferi selvatici) con la stagione. Fenomeni imponenti, come la comparsa di livree nuziali, o le migrazioni, sono strettamente correlati al ciclo delle gonadi.
Il ciclo estrale è controllato, negli Uccelli, nei Mammiferi e probabilmente in tutti i Vertebrati, dall’attività dell’ipofisi, che elabora e versa in circolo ormoni (gonadostimoline) che ne regolano l’attività.
Nella specie umana i cicli estrali sono continui, senza periodi di anestro e durano circa 28 giorni. Il proestro corrisponde all’incirca ai 10-12 giorni successivi all’ultima mestruazione, il culmine del periodo estrale ai giorni 12-16, il metaestro ai giorni seguenti, fino alla successiva crisi mestruale, che segna la fine del ciclo (28° giorno; ➔ mestruazione).