Formazione cava, a sacco o a guaina, circoscritta, di grandezza microscopica o al limite della visibilità; per analogia di forma, perché rotondeggianti e circoscritte, prendono lo stesso nome alcune formazioni compatte.
F. linfatici Addensamenti cellulari (detti anche noduli linfatici) di piccoli linfociti presenti nella corticale dei linfonodi (f. splenici nella milza; f. tonsillari nelle tonsille; f. linguali, la cosiddetta tonsilla linguale situata alla base della lingua; f. solitari dell’intestino tenue nella parete intestinale).
F. ovarico (o di Graaf ➔ Graaf, Reinier de) L’elemento dell’ovario dei Mammiferi, contenente la cellula uovo; dal liquido del f. ovarico è stato isolato per la prima volta l’ormone estrogeno naturale follicolina (detto anche estrone). La stimolazione della crescita e della maturazione del f. ovarico è effetto dell’ ormone follicolostimolante (FSH), uno degli ormoni gonadotropici sintetizzati dalle cellule basofile del lobo anteriore dell’ipofisi, da cui è rilasciato per effetto di un ormone prodotto dall’ipotalamo. Oltre che nell’ipofisi stessa è presente, in piccole quantità, anche nelle urine dei Mammiferi. Chimicamente è una glicoproteina contenente circa il 15% di carboidrati (mannosio, galattosio, esosammine e acido N-acetilneuramminico). Circa il 30% della parte proteica è in conformazione di α-elica. Nei maschi ipofisectomizzati o affetti da oligospermia ipogonadotropica l’FSH induce la ricomparsa della spermatogenesi. È largamente usato nel trattamento di alcune forme di sterilità sia maschile sia femminile. F. della penna Negli Uccelli, formazione che si abbozza con l’approfondirsi dell’epidermide intorno alla parte prossimale della papilla dermica della penna.
F. pilifero Nella formazione pilifera dei Mammiferi, profonda introflessione cutanea nella quale è impiantato il pelo; è costituito da una parete interna epiteliale che si continua con l’epidermide e da una parete connettivale esterna che si continua con il derma e che nel fondo dà luogo alla papilla pilifera; sulla superficie cutanea il f. si apre con una piccola depressione (sbocco od ostio follicolare); il f. riceve lo sbocco della ghiandola sebacea e dà inserzione al muscolo erettore del pelo.
F. sinoviale (o f. sinoviparo o cripta sinoviale) Piccola estroflessione cava della sinovia, unica o multipla, che si può riscontrare tra le fibre dei legamenti articolari o nello spessore di alcune fibrocartilagini interarticolari.
F. timico Unità elementare anatomica del timo risultante dalla suddivisione dei lobuli timici ad opera di setti connettivali.
F. tiroideo Unità elementare anatomica e funzionale della tiroide, costituita da una cavità del diametro di 50-100 μm contenente sostanza colloide e da una parete secernente quest’ultima, formata da epitelio cilindrico monostratificato. Cordoni follicolari Nei linfonodi, i prolungamenti cordoniformi di tessuto linfatico, che dai f. si portano al centro della ghiandola.
Frutto secco monocarpico, pluriseminato, deiscente, che anche a maturità ha l’aspetto della foglia carpellare ripiegata; si apre di norma lungo la linea di sutura (peonia, aconito). Nel commercio erboristico si dicono erroneamente f. di sena i legumi lomentacei di Cassia, che forniscono la sena.
Per l’ angina follicolare, forma di tonsillite acuta ➔ angina.
Cisti follicolare (o dentifera) Tumore benigno delle ossa mascellari, costituito da una cavità contenente liquido giallastro e uno o più denti della seconda dentizione, privi quasi di radici. Follicolite Infiammazione del f. pilifero, dovuta il più delle volte a infezioni da stafilococco aureo, meno spesso da ifomiceti o altri germi. Frequenti sono le follicoliti cocciche della barba, che in alcuni soggetti tendono a recidivare; più imponenti, per la maggiore acutezza dei fenomeni infiammatori e la più abbondante suppurazione, le cosiddette follicoliti tricofitiche. Vi sono poi follicoliti che, pur mostrando solo lievi fatti infiammatori, danno luogo, nel loro decorso cronico, a distruzione del f. pilifero, donde alopecia permanente.